Multato dalla Polizia Locale perchè dorme in amaca nel bosco: a Trieste «rivolta» della rete
È stato multato dalla Polizia locale per 300 euro perché dormiva su un'amaca nella pineta di Barcola, luogo cult dei triestini per andare al mare. Immediata la protesta: domani flash mob in pineta dal titolo "Amache libere". La protesta è sorta dopo il montare di critiche sui social network, con centinaia di messaggi, a seguito del diffondersi della notizia. Il turista verso le 16 di due pomeriggi fa era stato notato da una pattuglia della polizia locale mentre dormiva sull'amaca che aveva appeso tra due alberi all'altezza del Secondo e Terzo Topolino. L'uomo, un austriaco di 52 anni, secondo una ricostruzione della vicenda, alla richiesta dei vigili avrebbe esibito i documenti d'identità e sarebbe stato sanzionato con una multa di 300 euro per la violazione all'articolo 36 del Regolamento del Verde pubblico. Vale a dire che "negli spazi a verde è vietato appendere agli alberi e agli arbusti strutture di qualsiasi genere".
"Abbiamo applicato il regolamento comunale" sul verde pubblico. E' quanto afferma all'ANSA il comandante del Corpo di Polizia locale di Trieste, Walter Milocchi, spiegando il motivo della sanzione comminata a un turista austriaco perché dormiva su un'amaca appesa tra due alberi a Barcola, luogo cult per i triestini per andare al mare.
"Il Comune di Trieste - spiega Milocchi - come penso quasi tutti i Comuni italiani ha un regolamento a tutela del verde pubblico e, secondo questo, è vietato negli spazi verdi appendere agli alberi e agli arbusti strutture di qualsiasi genere". L'amaca su cui riposava il turista, precisa, "era a ridosso del marciapiede". "E' stato quindi applicato il verbale". La sanzione prevista per questo tipo di violazione, ricorda, "va da un minimo di 150 euro a un massimo di 600" e, secondo le disposizioni di legge, gli agenti "hanno applicato una multa 300 euro".