Sesso, l'urologo detta le regole al tempo del Covid
Fedeli per decreto: la persona con cui si condivide l’isolamento forzato è anche il partner più sicuro per fare sesso e non serve la mascherina perché Sars-CoV-2 per ora non è stato trovato nel liquido seminale o vaginale. Queste e altre indicazioni arrivano dalla Società Italiana di Andrologia (Sia) che per chiarire tutti i dubbi sulla sessualità prosegue il servizio telefonico gratuito di consulenza al numero 02/50043133 (attivo ogni giorno dalle 16 alle 18) e fornisce le raccomandazioni su come vivere l’intimità evitando di contagiarsi e di diffondere l’infezione da coronavirus. Oltre 1.000 le richieste di consigli ricevute dagli esperti della Sia. Tra i dubbi più frequenti dei trentini: con chi si può fare sesso, se la mascherina può ridurre la possibilità di contagio e se ci sono posizioni consigliate.
«Già moltissimi trentini si sono rivolti a noi per chiedere aiuto e consigli: la maggior parte ci chiede se e con chi si può fare sesso e se la mascherina serva a evitare il contagio - osserva Tommaso Cai, urologo all’Ospedale Santa Chiara di Trento e segretario Sia -. Sebbene il contagio non avvenga sessualmente, il rapporto implica, ovviamente, una vicinanza fisica che amplifica la possibilità di contagio perché il coronavirus si trasmette con azioni connesse al rapporto sessuale, come baci e respiri preliminari. Il rischio nell’attività sessuale è dunque simile a quello del contagio entrando in contatto con le persone e il partner più sicuro è chi condivide l’isolamento forzato, e non serve la mascherina. Via libera ai rapporti sessuali se non si è Covid positivi, ma bisogna astenersi se uno dei due ha contratto il virus o se ha lievi sintomi e una condizione clinica che potrebbe portare a un’infezione più grave, come malattie polmonari o cardiache, ipertensione, diabete, tumori o un sistema immunitario compromesso. Se uno dei due partner ha contratto Sars-CoV-2, inoltre, è bene aspettare la certezza di non contagiare prima di riprendere l’attività sessuale - precisa Cai -. L’attuale situazione crea ansia e preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari, emozioni che non sono affatto amiche di una sessualità soddisfacente. Il consiglio è quello di rilassarsi magari riscoprendo l’intimità con il proprio partner. Anche la ricerca di un figlio non richiede la sospensione delle procedure di procreazione medicalmente assistita già avviate».
«Per le coppie che vivono distanti meglio propendere per valide alternative tecnologiche affidandosi magari al sexting, cioè allo scambio di messaggi e immagini a contenuto erotico ma stando sempre attenti a revenge porn. Anche i single possono conoscere meglio se stessi, attraverso l’autoerotismo che può essere un momento da dedicarsi e da cui trarre piacere con l’accortezza di aver lavato le mani per almeno venti secondi. Naturalmente oggi è ancora più importante una buona igiene intima prima e dopo i rapporti sessuali e il consiglio di utilizzare i preservativi rimane al primo posto per prevenire infezioni a trasmissione sessuale come ad esempio l’Hiv o gravidanze indesiderate», conclude Cai.