Teenager e il sesso, l’ABC è cambiato
L’educazione sessuale per gli adolescenti è sfuggita di mano agli adulti. Mentre istituzioni e famiglie latitano, la materia i ragazzi la imparano da soli e in modo del tutto nuovo. La pornografia è roba da matusa, i siti di dating li lasciano ai Millennials. La generazione Z, i giovanissimi, le lezioni sulla sessualità le creano fra di loro in nome dell’inclusione di tutti e di una neonata schiettezza ed onestà, usando il mezzo che più è consono ai nativi digitali, cioè internet dove i blog e le chat sul tema si sprecano. I ragazzi hanno cambiato passo sulla loro sessualità, attesta il nuovo report pubblicato dall’agenzia francese trendsetter Nelly Rodi. “La generazione più giovane non lascia più il compito agli adulti, esprime la propria sessualità a suo modo. I giovani non si aspettano più che le istituzioni forniscano loro un’educazione completa e significativa, stanno infatti riscrivendo le regole esprimendo una propria dottrina che favorisce l’inclusione e la trasparenza”.
L’ABC del sesso è cambiato: prima incentrato sulla riproduzione e contraccezione, poi sui rischi associati alle malattie sessualmente trasmissibili. Ora si apre verso una cultura orientata al piacere e il tema della salute sessuale è mainstream. E’ un approccio nuovo, inaspettato e forse più pertinente e meno inibito – si legge nel focus, - fondato più sulla realtà e meno sui cliché che hanno influenzato le generazioni precedenti. Il filone si nutre di mezzi hitech e si svela sui social media, nelle serie tv più seguite al mondo e nelle campagne di marketing più creative delle company che il trend l’hanno fiutato eccome.
Fra i siti si segnalano Pussypedia, enciclopedia bilingue al femminile inaugurata la scorsa estate dalla giornalista freelance Joe Mendelson, messicana trapiantata a Londra. All’interno illustra un modello in 3 D dell’anatomia femminile e include temi come la sessualità nelle disabilità, le patologie sessuali e le relazioni LGBT; oppure il sito inglese Brook (una lunga storia alle spalle di informazione sessuale al femminile messa a punto da Helen Brook nel 1964 e ora diretto da una pletora di giovani donne) interamente dedicato alla salute sessuale dei ragazzi a prescindere dal genere. E’ statunitense invece la APP Dipsea che punta a stimolare l’immaginazione femminile invitando le donne ad ascoltare i propri poteri/desideri sessuali interiori . Ideata insieme ad insegnanti di educazione sessuale e scrittori di narrativa erotica vuole aiutare gli utenti a superare i propri problemi e ravvivare le relazioni sessuali. Nuovo anche il filone dell’erotismo in forma audio dove anche i podcast narrano storie di fantasia che incoraggiano gli ascoltatori ad essere se stessi. Hanno incluso audio i siti francesi VOXXX (per donne) e COXXX (per uomini).
Naturalmente cresce il numero degli influencer e dei blogger con milioni di giovanissimi followers su instagram e tik tok, come la newyorkese Eileen Kelly (@eileen) che a sedici anni creò Killer and a Sweet Thang (KAAST), portale educativo per far condividere agli adolescenti le loro esperienze e domande senza vergogna e con onestà e niente a che fare con la pornografia. Kaast ha avuto così tanto successo che ora è divenuto un brand fashion con riferimenti sessuali disinibiti. Lo stesso obiettivo del marchio francese ‘Carne Bollente’ che usa le illustrazioni erotiche nelle proprie collezioni di moda. Mentre le istituzioni dibattono ancora se i temi dell’educazione e la salute sessuale siano o no ammissibili nelle scuole, la sessualità dei ragazzi (inclusi temi sull’autoerotismo) ha quindi intrapreso strade nuove, sottolineate dalle trasmissioni tv via cavo come Le Petit Manuel Sex Education, serie di successo in onda su Netflix.