A settembre milioni di dosi del vaccino italiano Reithera. Ema: l'AstraZeneca non per tutte le età
Alcuni milioni di dosi del vaccino dell’azienda Reithera potranno essere somministrate da settembre: lo ha detto il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, nella trasmissione Buongiorno di Sky TG24.
«Sarà possibile somministrare alcuni milioni di dosi del vaccino italiano, ma non prima di settembre», ha osservato Palù.
Le dosi del vaccino, ha aggiunto,«potrebbero integrare la disponibilità di oltre 200 milioni di dosi che era stata messa in preventivo d’acquisto, ma che sta ritardando».
I dati sul vaccino di AstraZeneca - ha aggiunto l’esperto - non sono ben rappresentati nella fascia di età superiore a 65 anni.
«Lasciando il responso all’Ema», ha rilevato Palù riferendosi all’Agenzia europea dei medicinali, «è certo che la fascia sopra i 65 anni non era molto rappresentata negli studi validativi. Quando è uscito Lancet nel novembre 2020 c’erano pochi casi che poi sono stati incrementati ma è oggetto di valutazione». Il vaccino coprirebbe comunque soggetti in attività lavorativa fra i più esposti, come gli insegnanti».
Riferendosi ancora al vaccino di Reithera, Palù ha osservato che «è un’ottima iniziativa non solo per l’Italia, ma per molti nostri giovani che possono dedicarsi alla ricerca e trovare anche uno sbocco occupazionale». È un vaccino, ha aggiunto, che «nasce su una piattaforma tecnologica ideata in Italia. C’è l’utilizzo di un virus come vettore da un primate non umano, uno scimpanzé o gorilla. È la stessa piattaforma che utilizza AstraZeneca».
Affinché il vaccino di Reithera sia disponibile, ha detto ancora Palù, «ci vorrà ancora qualche mese perché è stata appena conclusa la fase 1». La fase 2-3, ha proseguito, dovrà coinvolgere «decine di migliaia di soggetti» al fine verificare efficacia e sicurezza del vaccino.
Di conseguenza, ha concluso, questo vaccino «non sarà utile in questa fase critica, ma sicuramente più avanti. Inoltre avremo un’impresa italiana in grado di darci altri contributi».
«L’Ema sul vaccino AstraZeneca si è presa del tempo fino a fine gennaio e sembra che venerdì prossimo possa essere una data utile», ha proseguito Palù.
In seguito è attesa «l’approvazione da parte della Commissione Europea e poi passa in Aifa, il cui giudizio non sarà sull’immissione in commercio, come altri farmaci, ma solo di equivalenza e sovrapponibilità con gli altri vaccini. E potrà entrare nel merito delle categorie per età a cui somministrare questo vaccino».