Anche in Germania si pensa a forme di lockdown solo per non vaccinati, mentre si prepara la terza dose per tutti
In Sassonia prime misure sul modello austriaco. E il presidente della Turingia minaccia: se tornerà il caos negli ospoedali, chi non è vaccinato potrebbe non ricevere le cure necessarie
LE MISURE Austria, non vaccinati esclusi da molte attività
È questa la misura principale decisa dalla conferenza dei ministri della Salute dei Laender in Germania.
"La quarta ondata ha molto accelerato e colpisce con grande irruenza. Davanti a noi abbiamo settimane difficili", ha detto il ministro della salute tedesco Jens Spahn, incontrando la stampa dopo la riunione.
Intanto il presidente della Turingia, Bodo Ramelow, ha minacciato di non curare più i non vaccinati negli ospedali se dovesse salire eccessivamente la pressione sulle strutture sanitarie, riferisce la Bild.
La Sassonia sarà invece il primo Land tedesco a limitare, da lunedì prossimo, l'accesso a ristoranti, bar ed eventi culturali solo agli immunizzati, a chi cioè è vaccinato o guarito dal Covid, escludendo la possibilità del tampone come lasciapassare.
Ma vediamo i numeri: sono 37.120 i nuovi casi di contagio dacovid registrati nelle 24 ore in Germania dal Robert Koch Institut e 154 i pazienti deceduti con o per il virus.
Se giovedì 4 novembre 2021 si era toccato il record dei positivi dall'inizio della pandemia, ieri si segnalava il valore settimanale più alto, con 169,9 pazienti su 100 mila abitanti in sette giorni (la soglia massima era stata toccata il 26 aprile scorso).
L'indice di ospedalizzazione, ritenuto prioritario in questa fase, è in lieve ma costante salita, con 3,73 pazienti in terapia intensiva su 100 mila abitanti.
Un dato ben lontano dalla soglia massima toccata nel periodo di Natale dell'anno scorso, quando arrivò a 15,5.
Le decisioni annunciate in Sassonia ricordano quelle stabilite dall'Austria, dove da lunedì 8 novembre chi non è immunizzato non potrà più accedere a ristoranti, movida, hotel, sport, eventi culturali e sarà escluso da iniziative di tempo libero.
Il governo austriaco ha previsto un periodo di transizione di quattro settimane, durante il quale basterà la prima dose abbinata a un tampone pcr.
Il cancelliere Alexander Schallenberg ha giustificato il provvedimento con il forte aumento di casi Covid in Austria (9.388 solo ieri). "Quando saliamo in macchina ci mettiamo la cintura di sicurezza, il vaccino anti-covid è la nostra cintura".
Torna intanto a calare l'indice di trasmissione del virus in Inghilterra, la maggiore nazione del Regno Unito.
Il dato diffuso ieri passa da 1,1-1,3 a una forchetta fra 0,9 (di nuovo sotto la soglia d'allerta 1) e 1,1.
Su questo abbassamento della curva dei contagi - impennatisi a circa 40.000 al giorno nelle ultime settimane, con un rimbalzo autunnale che ha preceduto quello di altri Paesi europei - pesa l'accelerazione delle terze dosi del vaccino (booster): offerte nel Regno già a tutti gli over 50 e somministrate ora a oltre 9 milioni di persone, senza introduzione o ripristino di alcuna restrizione significativa.