Vaccino anti covid per i bimbi fra i 5 e gli 11 anni: dosi in arrivo il 13 dicembre
L'annuncio dell'Unione europea nel giorno in cui anche l'Aifa darà il via libera alle somministrazioni ai bambini già autorizzate dall'Ema. Questione Omicrona: dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen anche un invito a valutare l'opportunità dell'obbligo vaccinale
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TRENTO. Si accelerano i tempi per le vaccinazioni anti covid anche per i bambini fra i 5 e gli 11 anni.
In Italia, oggi, il Cts dell'Aifa deciderano il via libera.
Frattanto, la Ue annunche che le dosi del vaccino Pfizer per i bambini saranno pronte dal 13 dicembre.
Lo ha comunicato la stessa presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una conferenza stampa sull'emergenza covid.
A Roma, il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, conferma i tempi: "Solitamente noi abbiamo sempre approvato quello che approvava l'Ema anche a distanza di poche ore. Direi che l'urgenza stringente in questo caso non c'è, perché devono arrivare le preparazioni vaccinali che, ricordo, sono pari ad un terzo rispetto a quelle che si fanno agli adolescenti e quindi in ogni caso i vaccini arriveranno verso metà dicembre".
Palù, intervendo in un programma tv della Rai, si è detto assolutamente favorevole alla vaccinazione per i bambini under 12: "Sta diventando una malattia pediatrica, l'incidenza è passata negli Usa dal 3 al 30% e basta guardare i dati dell'Iss. La fascia di età dai 5 a 11 anni è quella che presenta i casi incidenti più frequenti. Non solo, ma c'è il rischio per un bambino su 100 che contrae l'infezione di essere ospedalizzato".
Per tornare alla Ue, sulla variante Omicron, la presidente von der Leyen ha detto: "Ringrazio il Sudafrica per la velocità con cui ci ha avvertiti su Omicron. Ci ha dato l'opportunità di agire velocemente. Ogni giorno conta in questa situazione.
L'Oms considera Omicron ad alto rischio, non conosciamo tutto di Omicron, ma sappiamo abbastanza da essere preoccupati. È una corsa contro il tempo.
Gli scienziati dicono di non saperne abbastanza.
Servono due o tre settimane, che in pandemia sono un'eternità. Per questo la raccomandazione è vaccinatevi. Speriamo per il meglio, ma prepariamoci al peggio".
La presidente della commissione si è detta anche a favore dell'obbligo vaccinale: "Fino a due o tre anni fa non lo avrei mai pensato ma è tempo di discuternee", ha affermato.