Il ministero: non saranno più conteggiati come ricoveri covid i pazienti asintomatici positivi ma in ospedale per altre malattie
Una circolare accoglie la richiesta delle regioni e avrà l'effetto di alleggerire il calcolo dei numeri sull'occupazione dei posti dalla quale dipende l'eventuale passaggio in zona arancione
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ROMA. I pazienti ricoverati in ospedale per cause diverse dal covid che risultino positivi ai test per il virus SasrCoV2, ma asintomatici, qualora assegnati in isolamento al reparto di afferenza della patologia, saranno conteggiati come caso covid ma non tra i ricoveri dell'area medica covid.
Ciò fermo restando il principio di separazione dei percorsi e di sicurezza dei pazienti.
Lo prevede la nuova circolare del ministero della salute, che accoglie le richieste delle Regioni in tal senso.
Si tratta di una decisione che avre riflessi immediati sulla fotografia dello stato di occupazione ospedaliera per covid, anche in Trentino, e potrebbe differire il passaggio da zona gialla ad arancione, uno spettro che aleggia sulla provincia e su diverse altre regioni italiane.
Intanto, stando ai dati dell'Agenas, già da lunedì potrebbero però passare in arancione la Calabria, che ha le intensive al 20% e i reparti ordinari al 38%, il Piemonte, rispettivamente 23% e 33%, e la Sicilia, che ha le rianimazioni al 20% e i reparti covid al 33%.
Ma se il trend non si inverte, le prossime settimane vedranno altre 10 regioni cambiare colore: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, provincia di Trento, Toscana e Veneto hanno sforato la soglia del 20% nelle intensive mentre Liguria, Umbria Lombardia, e Valle d'Aosta sono già oltre il 30% dell'occupazione nei reparti Covid.