Quarantene, restrizioni e green pass: ecco le semplificazioni sulle quali il governo deve decidere
Ipotesi: mascherine all'aperto per altri 10 giorni. Si attende la cancellazione dei sistema per fasce regionali a colori. Inoltre, decisioni per l'uniformità delle regole sulle sospensioni delle lezioni a scuola. Per chi andrà in Dad niente più quarantena ma l'autosorveglianza. Sul tavolo anche la durata delle certificazioni verdi (senza limiti per chi ha il booster?), l'obbligo di mascherine all'aperto e la riapertura delle discoteche (temi sui quali ci sono divergenze fra i partiti)
BOLLETTINO In Trentino altre due vittime del covid, i ricoveri sono in aumento
ROMA. Chiusa la partita per il Quirinale, i cui effetti nella maggioranza che sostiene il presidente del Consiglio Mario Draghi sono ancora tutti da verificare, il governo riprende in mano il dossier sulle misure legate all'emergenza Covid con l'obiettivo di semplificare le regole e avviare il processo che dovrebbe portare ad una normalizzazione della vita degli italiani.
Il primo provvedimento sarà all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri ora in corso, nel pomeriggio di lunedì 31 gennaio: proprio oggi scadono l'obbligo di mascherina all'aperto anche in zona bianca, il divieto di feste e concerti all'aperto e la chiusura delle discoteche.
Secondo quanto si apprende in via ufficiosa, saranno prorogati per altri dieci giorni l'obbligo di mascherine all'aperto e la chiusura delle discoteche.
Non è chiaro se il nuovo decreto sarà varato oggi o in un nuovo consiglio programmato per mercoledì.
Ma la riunione servirà però anche per intavolare il discorso sugli altri interventi da mettere in campo, alcuni dei quali potrebbero essere affrontati subito e altri nel provvedimento all'esame del governo nel prossimo Cdm, forse giovedì.
Le misure più urgenti riguardano la scuola.
Dopo le modifiche introdotte con il decreto sostegni - chi ha il pass rafforzato rientra dall'autosorveglianza senza dover fare il tampone - il governo metterà mano nelle prossime ore alla babele di regole che sta creando difficoltà e problemi non solo al sistema scolastico ma anche a milioni di famiglie.
Le ipotesi sono sostanzialmente due.
Estendere alle elementari le regole già in vigore per medie e superiori: la classe va in didattica a distanza a partire da tre contagi mentre con 2 positivi rimarrà a casa solo chi non è vaccinato o chi è vaccinato da più di 120 giorni e non ha fatto il booster o chi è guarito da più di 120 giorni.
Per chi andrà in Dad, inoltre, niente più quarantena ma l'autosorveglianza.
Ci sarà poi l'equiparazione del sistema delle quarantene scolastiche a quello in vigore per tutti i cittadini: niente isolamento per vaccinati da meno di 120 giorni o con booster e guariti, 5 giorni per chi è vaccinato o guarito da più di 120 giorni e 10 giorni per i non vaccinati.
Un altro fronte sul quale non sembrano esserci contrasti è la richiesta delle Regioni di distinguere i ricoverati 'per' covid da quelli 'con' covid, pazienti asintomatici che entrano in ospedale per un altro motivo e risultano poi positivi al tampone di controllo.
La richiesta dovrebbe essere accolta anche se nel bollettino continuerà ad essere segnalata la presenza dei malati con covid. I due punti sui quali la discussione è ancora aperta riguardano invece le fasce di colore e la durata del green pass.
Nel documento al governo, le Regioni sottolineano la necessità di "avviare un percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell'intero Paese" procedendo ad una "semplificazione delle regole, basandole non più sulla suddivisione per zone di rischio ma concentrando esclusivamente l'attenzione sui cittadini, in relazione al completamento del ciclo vaccinale".
Dunque via il sistema delle fasce.
Se dall'esecutivo è arrivata un'apertura, non ci sarà però la cancellazione totale: rimarrà il sistema per l'analisi epidemiologica e rimarrà la zona rossa.
Resta ancora da decidere se le misure debbano valere per tutti, così come è previsto dalle norme attuali, o se debba essere esentato chi ha la piena copertura vaccinale.
È probabile che su questo tema il governo chieda un parere al Comitato tecnico scientifico, che sarà chiamato anche ad un'altra valutazione, quella sull'estensione della durata del green pass per chi ha fatto il booster.
Da domani, martedì, il certificato verde durerà sei mesi dai nove attuali e dunque, chi ha fatto il richiamo a settembre, si vedrà scadere il pass a marzo senza possibilità di rinnovo.
Il governo ha già deciso che il problema verrà risolto allungandone la durata, visto che al momento non è stata autorizzata la quarta dose, ma la discussione è ancora aperta sulla durata dell'estensione: renderlo illimitato oppure portarlo fino allo scadere dello stato d'emergenza, al momento fissato al 31 marzo, o fino al 15 giugno, data in cui in base ai provvedimenti in vigore il green pass non dovrà più essere utilizzato.