Peghini cambia ancora idea e offre il titolo della serie D
Ennesima puntata della telenovela calcistica provinciale. I protagonisti sono sempre gli stessi: Peghini, Bizzozero, Morelli, Moser, Belfanti, Petrollini e Mellarini, più qualche "comparsa" che entra in scena di tanto in tanto. Mentre i tifosi seguono tra amarezza e amara ironia l'evolversi della situazione (vedi foto scattata ieri durante le Feste Vigiliane), il nuovo colpo di scena parla di un riavvicinamento tra Trento e Fersina, con Peghini pronto a cedere i diritti della D e a ripartire dalla II Categoria con la Fersina. La Figc approva, Bizzozero rifiuta, i tifosi non accettano alcun tipo di compromesso riguardante il nome
Di certo sarebbe stato un derby assai intrigante. Cose da fantacalcio però, perché al Briamasco la sfida tra Trento e Trentino non si giocherà mai. Francesco Peghini ha fatto definitivamente marcia indietro e accantonato il suo progetto di dar vita ad un'altra realtà calcistica in città. Dopo aver sondato il terreno con le istituzioni e i rappresentanti economici, alla fine l'imprenditore perginese ha dovuto arrendersi, una sovrapposizione tra due entità calcistiche, l'attuale Trento 1921 e l'ipotetico Trentino, è di fatto improponibile.
L'incontro di ieri, l'ultimo in agenda, con l'assessore Tiziano Mellarini lo ha messo davanti all'evidenza, la strada non è più realmente percorribile, non a queste condizioni. Certo l'idea era ambiziosa e a suo modo sicuramente suggestiva, riportare il calcio del capoluogo nelle mani dei trentini, ma ogni proposito ha finito presto per arenarsi di fronte ai primi duri scogli burocratici, ai malumori della piazza, legati alla scelta del nome, e soprattutto alla decisione della proprietà mantovana di continuare a mantenere in vita l'attuale sodalizio di via Sanseverino. Perso il braccio di ferro con il Trento 1921, Peghini aveva preso in considerazione anche la possibilità di affrontare nuovamente il campionato di serie D alla guida della Fersina, con un brusco e inevitabile ridimensionamento di budget e risorse, ma a prevalere alla fine è stato il primo impulso, quello dettato dall'istinto e da una certa stanchezza, ovvero mollare tutto. Titolo compreso, che con ogni probabilità sarà nuovamente offerto al Trento, mentre il sodalizio giallonero ripartirà nella stagione 2013-14 dalla Seconda categoria. Oggi Peghini formalizzerà l'offerta a Belfanti e soci, poi partirà per le vacanze, staccando definitivamente la spina dal Calcio di un certo livello.
Bivio Trento Ironia della sorte, avendo depositato ormai in Lega la richiesta di cambio di denominazione, la serie D che Peghini offrirà sul piatto alla dirigenza gialloblù, porterà in dote anche la scomoda e contestata dicitura "Trentino". Di fatto un'autentica beffa dopo tutte le polemiche degli ultimi giorni. Ora la palla passerà a Piervittorio Belfanti che, dopo aver accantonato i propositi di ripescaggio, aveva cominciato a muoversi per allestire una squadra competitiva in ottica Eccellenza, insieme all'amministratore delegato della società Alfredo Morelli e al presidente Giorgio Moser . Offerta la panchina della prima squadra al "principe" Beppe Orsini , ex del Mezzocorona lo scorso anno e dell'Albiano, Belfanti, che nella serata di martedì ha incontrato i dirigenti del Dro, intenzionati a riscattare Paissan e interessati a Casagrande, ha manifestato la chiara intenzione di confermare diversi giocatori della vecchia rosa, tra questi, oltre allo stessa Casagrande, anche Alberti, Wang e Pellè.