Angelo Dalpez, presidente del Comitato provinciale Fisi, ha espresso giustamente la sua soddisfazione per il movimento bianco da lui guidato in grande salute, formato da 10 mila tesserati e 104 club dello sci. Con lui un nutrito staff di dirigenti e tecnici preparati e motivati e tante famiglie che si sobbarcano viaggi e costi per mantenere in attività i ragazzi. 

 

Sono ben 43 gli atleti provinciali nelle squadre nazionali che sono guardati da tanti ragazzini e ragazzine come un traguardo possibile e che potranno diventare testimonial del Trentino.
In molte occasioni si è sottolineato che sono sempre meno i ragazzi che sciano e si evidenzia la necessità di riportare i ragazzi a sciare. Dopo diversi anni di trend negativo ancora non è stata definita una politica di sistema che metta in atto azioni per invertire la tendenza dell'abbandono degli sport della neve da parte dei ragazzi. Una comunità giovanile praticante lo sci renderà più accogliente una località anche ai ragazzi turisti che saranno coinvolti dall'attivismo degli oriundi.

Quali strategie per far frequentare maggiormente le piste da sci ai ragazzi e garantire un numero locale di frequentanti gli impianti di risalita? Il Bondone potrebbe vivere solo della città di Trento. Serve crederci e servono politiche incentivanti riferite ai costi. Siano gratuiti gli impianti di risalita per i ragazzi trentini fino a 16 anni e mutuando chi ci ha già pensato, come la provincia di Bolzano, facciamoli viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi di trasporto pubblici del territorio.

Abbiamo sperimentato con successo durante l'estate la Card gratuita per i turisti su tutti i mezzi pubblici del Trentino, credo sia giunto il tempo di un investimento in qualità,salute,futuro sociale e turistico per i ragazzi trentini. Qualche politica incentivante esiste, attuata da alcuni impiantisti con interventi a macchia di leopardo sul territorio.

 

In una provincia autonoma e di contenute dimensioni come la nostra, dove il turismo invernale è voce importante del Pil, è possibile e necessaria una unica politica di incentivi per riportare a sciare i nostri ragazzi ed avere poi degli adulti sciatori quando la loro capacità di spesa permetterà di pagare il giornaliero o lo stagionale. I ragazzi sapranno lasciarsi coinvolgere ed emozionare dall'esperienza dello sci, di un'attività all'aria aperta dentro scenari incantati che dà gioia al cuore e salute al fisico.

 

Iva Berasi
Già assessore provinciale allo sport