La Delta deve inchinarsi: in finale ci va il Neruda

Il sogno è durato due set e mezzo, per essere più precisi fino all'11-13 del terzo parziale. Poi la superiorità tecnica ma soprattutto fisica del Neruda Volksbank è venuta a galla e per la Delta Informatica non c'è stato più nulla da fare. Il successo per 3-2 del match d'andata è stato rovesciato dalle altoatesine, che vincendo in quattro set si sono garantite la possibilità di contendere alla sorprendente Beng Rovigo la Coppa Italia di A2 femminile nella finalissima in programma il primo marzo a Rimini. In casa trentina rimane un pizzico di amaro in bocca, ma forse più per il match d'andata (che con un pizzico di determinazione in più Trento avrebbe potuto vincere in tre o quattro set, ndr) piuttosto che per quello di ieri sera al PalaResia.


A scavare la differenza tra le due squadre è stato soprattutto un fondamentale, quello del muro (abbinato alla difesa): per lunghi tratti invalicabile quello altoatesino (15 a 8 il computo finale), troppo tenero e a volte scomposto quello trentino. Sugli scudi Repice, padrona al centro della rete con 18 punti personali (57% in attacco e 5 muri), ma il premio di mvp va assegnato probabilmente all'alzatrice tedesca Lena Mollers, un'atleta che in questa categoria sposta gli equilibri. In casa trentina, dove Marchioron non può sempre firmare 30 o 35 punti (ne ha fatti comunque 21), le buone notizie giungono da Bezarevic (41% a rete, 54% in ricezione) e Cardani (74% di positività e molto attenta anche in difesa).


Il primo parziale si apre con un Neruda particolarmente ispirato al servizio e attentissimo nella correlazione muro-difesa (9-7, dentro Bezarevic per Martini). Papa e Kajalina riescono spesso e volentieri ad eludere il muro gialloblù, Mollers giostra con sapienza il gioco del sestetto di Bonafede, che incrementa il gap quando Papa mura l'attacco di Lamprinidou (16-10). Gazzotti si gioca la carta Candi in posto-3 e grazie alla crescita di Marchioron la Delta Informatica mette paura alle bolzanine, sfiorando la parità grazie all'attacco e all'ace dell'opposto di Marostica (21-20). L'illusione di poter riaprire i giochi dura però pochissimo perché l'ottima Mollers fa valere nuovamente i propri centimetri fermando il lungolinea di Pirv (23-20). Bacchi, dopo uno scambio lunghissimo, e Gabrieli regalano il set al Neruda (25-21).


La reazione gialloblù è veemente: dopo il cambio di campo, grazie ad una ricezione più solida, Trento parte forte, sfruttando anche i tanti errori commessi dal Neruda (3-7). Come spesso accade, però, la Delta si inchioda sul più bello: Papa firma il punto dell'11-11, Kajalina completa l'opera (12-11). Tutto da rifare. Le trentine non si scompongono e trovano immediatamente un break decisivo: il diagonale di Pirv, il muro di Candi e l'ace di Lamprinidou valgono il 12-16, un vantaggio considerevole che questa volta Demichelis e compagne gestiscono sapientemente (19-23). Entra Trevisan per Papa ma Candi e Pirv chiudono i conti (21-25).


Sulle ali dell'entusiasmo la Delta mette in difficoltà la capolista anche in avvio di terzo set (2-4). Le trentine restano avanti fino all'11-13, poi, però, spariscono dal campo. Dopo il secondo time out tecnico la protagonista diventa Lucia Bacchi che a suon di diagonali manda in tilt il sistema muro-difesa ospite (20-16). Lamprinidou abbozza una reazione con il muro del 21-19 ma il finale è marchiato Neruda, con Kajalina imprendibile in attacco e la trentina Bonafini che trova gloria personale al servizio (ace del 23-19).
La Delta Informatica accusa il colpo e si disunisce, lasciando campo ad un Neruda cinico e concreto. La Delta Informatica esce comunque a testa alta tra gli applausi del pubblico di fede gialloblù, accorso numeroso a Bolzano.

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