Figlio in panchina, il papà aggredisce l'allenatore: daspo
Sarà sottoposto a daspo un quarantatreenne residente a Terni che era entrato in campo durante una partita di calcio giovanile inveendo contro l’allenatore del figlio per non averlo fatto giocare. Il procedimento amministrativo che prevede il divieto di assistere alle manifestazioni sportive è stato avviato dal questore in base agli accertamenti della digos.
L’episodio era avvenuto domenica scorsa in occasione dell’incontro della categoria allievi fra le squadre dell’Olympia Thyrus Sv Farini, con cui milita il figlio dell’uomo, e il Todi. Dagli accertamenti della polizia è emerso che il quarantatreenne, che assisteva alla partita insieme ad altri genitori, nel corso del secondo tempo è entrato all’interno del campo da gioco. Inveendo e minacciando l’allenatore della squadra di casa - riferisce la questura - responsabile a suo avviso di non avere fatto giocare il ragazzo.
Ne era scaturito un parapiglia nel corso del quale era venuto alle mani con il tecnico. L’arbitro era stato anche costretto a sospendere la partita al 30’ della ripresa, mandando le squadre negli spogliatoi.
Quello dell’uomo è un comportamento ritenuto dagli investigatori «gravemente offensivo dei valori dello sport, in un contesto di calcio giovanile», una condotta «violenta che ha compromesso il regolare svolgimento della gara». Di qui l’avvio delle procedure per il daspo.
Il figlio dell’uomo intanto - riporta oggi il Messaggero - si è scusato con l’allenatore Nicola Traini (già ex calciatore della Ternana in serie A) per il comportamento del padre.
Dicendosi anche pronto a lasciare la squadra per scongiurare che il tecnico si facesse da parte (decisione ipotizzata in un primo momento da quest’ultimo ma poi rientrata).