Un successo per la Moserissima con 300 amatori Francesco lo Sceriffo ha guidato la ciclo d'epoca
La prima ciclostorica di Trento, "La Moserissima", ha portato oggi a pedalare 300 appassionati di ciclismo vintage sulle strade della Città del Concilio e lungo le rive dell’Adige. La cicloturistica d’epoca (nelle foto di Remo Mosna e Newspower) è stata un’occasione per celebrare il ciclismo del passato e godersi i circa 50 chilometri di percorso fra il centro storico di Trento e i dintorni. La manifestazione, unica tappa del Trentino-Alto Adige inserita nel Giro d’Italia d’Epoca, è scattata alle 14.00 con Elda Verones, presidente del comitato organizzatore, ad aprire la strada al gruppo in sidecar, rigorosamente retrò, seguita dai partecipanti provenienti da ogni angolo della penisola con bici e completini risalenti a tutte le epoche, dagli autentici pezzi d’antiquariato di fine ‘800 sino alle divise delle squadre in cui Moser militava quando trionfava in Italia e nel mondo.
Lo "Sceriffo" Francesco Moser, in sella alla bici con cui vinse la Parigi Roubaix del 1979, assieme ai figli Carlo e Ignazio e a Marino Basso ha guidato il plotone che sulle note della Marcia di Radetzky ha lasciato piazza Duomo per imboccare via Belenzani, dove si erano ammassati fotografi e pubblico affascinati dalle bici e dai completi d’epoca. Nemmeno il tempo di imboccare la pista ciclabile ed ecco che alcune bici, per regolamento antecedenti al 1987, cominciavano a perdere pezzi: qualche sella si staccava, cambi che si inceppavano e forature lungo i primi tratti di strada bianca lungo le rive dell’Adige, con i concorrenti prontamente soccorsi dall’assistenza meccanica e dal camion scopa predisposti dall’organizzazione.
La giornata è stata di festa, ma in sella qualcuno non ha voluto rinunciare ad un po’ di bagarre con Ignazio Moser, figlio di Francesco, che ha selezionato un gruppettino che si è avvantaggiato per arrivare davanti tutti al ristoro allestito presso le Cantine Cavit a Ravina di Trento. Un’azione che ha colto di sorpresa un divertito Matteo Marzotto: "Ignazio ha ancora la gamba da corridore, ma deve ringraziarmi, se non fossi stato distratto a fare una foto con il telefono l’avrei subito ripreso". Al ristoro, i partecipanti di tutta la penisola, toscani, emiliani, lombardi e veneti oltre al battaglione di trentini, si sono goduti le specialità locali con il momento clou raggiunto quando è stata stappata la bottiglia di spumante Trento DOC ‘Il Primato’, una magnum da 26 litri che fu ideata per celebrare il record dell’ora di Moser nel 1984.
Dopo i siparietti con Marino Basso e Dino Zandegù, l’allegra carovana vintage è ripartita in direzione Trento per proseguire verso Lavis, dove è stata affrontata la salita di Camparta che ha fatto dannare Marino Basso: “Moser ha messo nel percorso una salita come questa per farmi fuori, lui aveva i rapporti agili e aveva paura che lo battessi in volata”. Moser è stato subito al gioco: “Non è vero niente, gli avevo detto che era dura”. Le pendenze della salita di Camparta, in ciottolato, hanno costretto parecchi a mettere il piede a terra ma fortunatamente pochi metri più avanti era previsto il secondo ristoro, alle Cantine Moser di Maso Villa Warth, dove c’è stato un altro brindisi che, complice il caldo, ha fatto “sbandare” qualche corridore in discesa, fortunatamente non era previsto alcun controllo antidoping...
L’arrivo in Piazza Fiera è stata una passerella con Moser in testa al gruppo, che si è poi goduto ristoro e cena finale prima delle premiazioni dove, come in tutte le ciclostoriche, sono stati premiati biciclette e ‘mise’ d’epoca più caratteristiche con un sottofondo di musica vintage per l’occasione. Al termine della giornata, grande soddisfazione per Francesco Moser: “È stata una giornata divertente, forse un po’ calda ma è stato bello pedalare. Adesso vogliamo ripeterla, magari un po’ più al fresco”. Gli ha fatto eco Elda Verones, presidente del C.O: “Una splendida giornata di sport. Abbiamo voluto fare una ciclostorica per celebrare il decennale de “La Leggendaria Charly Gaul”. La partecipazione è stata ottima e adesso vogliamo rendere questa manifestazione un appuntamento fisso”.
L’organizzazione dell’ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e dell’Asd Charly Gaul Internazionale ora dà a tutti gli appassionati di ciclismo appuntamento a domani alle 8.00, quando scatterà la 10.a edizione de ‘La Leggendaria Charly Gaul’. Due i percorsi a disposizione degli oltre 2000 cicloamatori in gara, il mediofondo di 57 km e il granfondo di 141 km e 4000 metri di dislivello con la doppia scalata al Monte Bondone. La gara, unica tappa italiana dell’UCI World Cycling Tour, sarà trasmessa in diretta su Rai Sport 1 dalle 12.00 alle 14.00, mentre dalle 20.00 alle 22.00 Rai Sport 2 manderà in onda una sintesi e a mezzanotte è prevista la replica su Rai Sport 1.