Italia batte Bulgaria 1-0 Decisivo rigore di De Rossi
Altri tre passi verso gli Europei. Ancora una volta basta un gol agli azzurri che, dopo l'1-0 con Malta, rifilano lo stesso risultato alla Bulgaria. Al «Barbera» di Palermo decide De Rossi che, al 6° del primo tempo, segna su rigore, ma al 10° della ripresa si fa espellere rischiando di mettere in crisi la squadra. Alla fine contano i tre punti e quelli di ieri sera sono ancora più pesanti di quelli conquistati giovedì a Firenze con Malta. Permettono agli azzurri di difendere il primato, di lasciarsi alle spalle la Norvegia, staccata di due punti e ora seconda ai danni della Croazia.
Contava vincere e vittoria è stata. Per centrarla Conte conferma il modulo (4-3-3), ma rispetto al match contro Malta sono cinque le novità: in difesa De Sciglio al posto di Pasqual, la regia non è affidata a Pirlo ma a Daniele De Rossi (101 presenze), mentre Parolo prende il posto dell'infortunato Bertolacci. Al centro del tridente intoccabile Pellè, cambiano gli esterni: dentro Candreva ed El Shaarawy, fuori Eder e Gabbiadini. Petev risponde con il 4-2-3-1 e tra i due mediani di centrocampo c'è Chochev, centrocampista rosanero che raccoglie gli applausi del «Barbera». Parte forte l'Italia, appena 45 secondi e prima Pellè (parata di Mitrev sulla linea) e poi El Shaarawy (rovesciata appena alta sulla respinta del portiere) sfiorano il gol. L'avvio è incoraggiante e anche l'arbitro dà una mano agli azzurri, ritenendo da rigore l'intervento di Veselin Minev su Candreva.
Resta più di qualche dubbio, non ne ha De Rossi che segna due volte dagli 11 metri, visto che il russo Karasev fa ripetere il penalty. Gol azzurro numero 17 per il centrocampista della Roma che la sua prima rete in Nazionale l'aveva realizzata proprio a Palermo, il 4 settembre 2004 nel giorno del suo esordio (2-1 alla Norvegia). Il palleggio di Verratti e le iniziative di Candreva ed El Shaarawy (largo il suo destro al 12°) mettono in difficoltà i bulgari ma, al 18°, De Rossi rischia la frittata perdendo palla sulla propria trequarti. Tra i pali, però, c'è il pluricentenario azzurro, capitan Buffon, che festeggia la presenza numero 150 deviando in angolo, con un grande intervento, il diagonale di Mitsanski. È un campanello d'allarme, il ritmo-gara scende, ma l'Italia le sue occasioni le crea con Pellè (colpo di testa e girata al volo), ma anche con De Sciglio e Candreva (entrambi fermati da Mitrev) e Parolo.
Nella ripresa ancora avvio sprint per gli azzurri che sull'asse El Shaarawy-Parolo vanno vicini al raddoppio. Al 10° però, la partita rischia di cambiare: fallo di reazione di De Rossi su Mitsanski e rosso inevitabile. L'arbitro (qui troppo severo) espelle anche il bulgaro, si gioca 10 contro 10 e un sinistro di Nedelev spaventa gli azzurri. Bella, però, qualche secondo dopo l'azione Candreva-El Shaarawy con il «Faraone» fermato in uscita da Mitrev. Conte cambia qualcosa: dentro Zaza per Pellè e Florenzi proprio per l'attaccante del Monaco. L'Italia tiene, ma al 91° Buffon deve mettere i pugni sul sinistro di Milanov. Pericolo scampato, il Barbera (deluso dal mancato ingresso di Vazquez) può far festa. La fanno anche Conte e gli azzurri. Con tante difficoltà, ma Francia 2016 è più vicina.
«Siamo riusciti a centrare sei punti in due partite, che era il nostro obiettivo - ha detto alla fine Conte -. Certo per le occasioni che abbiamo creato dispiace poi che si resti in bilico nel risultato. In questo modo si rischia un rimpallo e un gol e quindi di non vincere partite nelle quali meriti i tre punti. Verratti? Non mi piace parlare dei singoli ma lui è un giocatore sul quale dobbiamo puntare. Deve migliorare e deve capire quando giocare di prima e quando aspettare».