Squadra palestinese di calcio resta senza giocatori: 12 arrestati per disordini
È dal 1974 che il Nabi Saleh Football Club, la squadra del piccolo omonimo villaggio della Cisgiordania, compete nelle diverse categorie del campionato di calcio palestinese. Quest’anno però, le probabilità di raggiungere un buon piazzamento sono ridotte al minimo: 12 giocatori residenti nel villaggio sono stati arrestati dall’esercito israeliano ad ottobre.
«Le forze di sicurezza israeliane - ha spiegato un portavoce dell’esercito - hanno effettuato arresti nel villaggio di Nabi Saleh di persone sospettate di aver preso parte a disordini e il cui obiettivo era attaccare civili e militari israeliani». I giovani, tutti compresi tra i 17 e i 24 anni - ha spiegato il legale delle famiglie - sono stati sottoposti alla «detenzione amministrativa», ovvero agli arresti preventivi.
«Ormai non abbiamo più speranze di poterci qualificare per partecipare al campionato della terza divisione (la serie C palestinese, ndr) - dice Mohammed Tamimi, un dirigente del Nabi Saleh Football Club - La nostra squadra è ormai dimezzata». Ogni anno, le squadre dei villaggi della Cisgiordania partecipano ad un torneo preliminare per aggiudicarsi il diritto a competere con i più organizzati club palestinesi della terza divisione. Della squadra di Nabi Saleh fanno parte molti dei manifestanti che dal 2009, coadiuvati da attivisti internazionali e israeliani, protestano settimanalmente contro quello che è un «esproprio di terre e di una fonte d’acqua a favore della vicina colonia ebraica di Halamish» come hanno denunciato varie ong israeliane. Spesso le manifestazioni del venerdì, che partono in maniera pacifica, si trasformano in scontri con l’esercito.
«Non è la prima volta che mio figlio viene arrestato per aver partecipato alle proteste», dice Naji Tamimi, il padre di Anan, 20 anni, fermato insieme ad altri 6 ragazzi durante un raid notturno nel villaggio a metà di ottobre. Gli arresti fanno parte delle misure portate avanti dall’esercito nel tentativo di stroncare «l’ondata di violenze» palestinesi degli ultimi due mesi che ha registrato decine di attacchi a civili e militari israeliani che hanno fatto numerose vittime. Nel piccolo campo di erba rada e sassi dove la squadra di solito gioca, il resto del Nabi Saleh Football Club continua ad allenarsi, ben consapevole però, che le chance di partecipare al campionato di quest’anno si assottigliano ogni giorno di più.