Mercato: se Pascolo parte Trento ripartirà da Baldi Rossi
Tutto ruota attorno a Davide Pascolo. In base a quello che deciderà di fare il miglior giocatore italiano di questo campionato verrà costruita l’Aquila del 2016/2017.
Sembrerà paradossale, considerando che soltanto due sere fa si pensava ancora al campionato e a come affrontare Milano, ma i ritmi dello sport impongono che, appena concluso un evento, subito si riparta per la pianificazione di quello successivo. In attesa della festa di fine stagione e del successivo «sciogliete le righe» della prossima settimana, in società da lunedì si comincerà a pensare alla prossima annata, fermo restando che qualcuno pensi che il gm Salvatore Trainotti e il suo vice Jared Ralsky non abbiano già iniziato a ragionarci.
Diciamo, allora, che dalla settimana prossima si comincerà a mettere giù una lista di obiettivi, priorità, ipotesi, sogni, desideri. Il primo passo è la condivisione con l’allenatore - Maurizio Buscaglia ha ancora un anno di contratto - della filosofia di squadra da costruire. Come ricorda Trainotti (in queste ore a Berlino per le finali di Eurolega) ad ogni conferenza stampa di fine campagna acquisti il lavoro di costruzione del roster è un «sudoku» di molteplici fattori: budget a disposizione, modello di squadra in testa (numero di stranieri, comunitari, atleti Cotonou...), giocatori già sotto contratto, disponibilità del mercato.
Per Trento c’è un elemento in più: Davide Pascolo. È noto che il suo nome è sul taccuino dei manager delle grandi squadre italiane, Milano in testa. Ma la concorrenza è vastissima visto che - come ricorda il suo procuratore Riccardo Sbezzi - «un giocatore che finisce nel primo quintetto di Eurocup è chiaro che ha un mercato internazionale».
Cosa farà il 7 bianconero l’anno prossimo? A sentire il suo agente «Dada non è un giocatore che va sul mercato. Su di lui è stato costruito un progetto che attualmente soddisfa lui e Trento» spiega Sbezzi. «Perché lui cambi squadra deve succedere qualcosa di straordinario: un programma tecnico ed economico tale che si decide di non continuare il rapporto solidissimo con Trento». Tradotto: se qualcuno si presenterà con un assegno sostanzioso, in grado di superare la proposta (con ritocco verso l’alto) di Trento, Dada cambierà maglia. Sulla carta ci sono almeno 4 o 5 squadre in Italia di offrire più soldi a Pascolo: Milano, naturalmente, ma anche Venezia, Reggio Emilia (che però nel ruolo ha già Polonara), Venezia, Sassari, forse anche Cantù e Varese.
Pascolo a Trento si trova bene: la città tranquilla è a sua misura, qui ha gli affetti e diversi amici, ma dire di no ad una squadra in grado di raddoppiare lo stipendio che gli offre Trento sarebbe piuttosto difficile. E le lacrime dell’altra sera dopo la sconfitta di Milano potrebbero essere un segnale che Davide sa che quella potrebbe essere stata l’ultima partita con la maglia di Trento. «Ad oggi non c’è nulla - continua Sbezzi - La prossima settimana parlerò con Trainotti e inizieremo a ragionare».
Quello che appare certo è che se Pascolo dovesse partire, a quel punto l’Aquila farebbe di tutto per prolungare il contratto di Filippo Baldi Rossi. Il lungo bolognese sta lavorando sodo per recuperare dall’infortunio al ginocchio che a febbraio l’ha costretto all’operazione e per agosto dovrebbe essere in perfetta forma. Da qualche giorno il suo procuratore (sempre Sbezzi) ha iniziato i contatti con l’Aquila per il rinnovo. Di sicuro Baldi Rossi pretende di giocare l’anno prossimo in quintetto: senza Pascolo, a Trento avrebbe le porte aperte. In caso di permanenza in Trentino di Dada, allora quasi sicuramente «Filo» cercherebbe spazio altrove.
Chi ha il contratto in mano anche per l’anno prossimo è Toto Forray. Immaginare l’Aquila senza il suo capitano per il momento è impossibile e dunque si andrà avanti ancora assieme. Confermato per il terzo dei 5 anni di contratto anche Diego Flaccadori, che dopo essersi aggiudicato il premio come miglior under 22 del campionato, dovrà dimostrare di poter competere per un posto da titolare. Per farlo in estate dovrà lavorare sul fisico in modo da resistere alle «sportellate» con «pari ruolo» più potenti: Ale Gentile per non far nomi.
Un altro anno assicurato con il 25 sulle spalle anche per Luca Lechthaler, apprezzato dal coach per la sua grande dedizione in allenamento e dal pubblico per la grinta che mette quando scende in campo. Per Peppe Poeta molto dipenderà dal fatto che Trento disputi l’Eurocup o meno. Il play di Battipaglia, che pure a Trento si trova bene, cerca infatti una piazza che gli possa garantire un palcoscenico più ampio di quello italiano.
Per quanto riguarda gli americani, tre hanno già il biglietto di sola andata e non torneranno a Trento. Julian Wright dopo la bella stagione all’ombra del Bondone, andrà a spuntare contratti ben più ricchi: già in inverno lo voleva il Panathinaikos e solo le parole di Longhi e Trainotti lo convinsero a rimanere. Addio sicuro anche per Jamarr Sanders, che dopo il mistero dell’infortunio alla caviglia pare non essere più in sintonia con la società. Jared Berggren, pur con tutta la buona volontà, non ha convinto.
Più possibilità di rivedere al PalaTrento ci sono per Dominique Sutton. Il giocatore in tempi non sospetti ha detto che in Italia tornerebbe volentieri se lo cercassero Trento o Milano. L’incognita nel suo caso è la D-League. Grazie al nuovo contratto collettivo, dal prossimo anno la seconda lega americana potrà offrire ingaggi più sostanziosi, in grado di rivaleggiare con quelli europei, ma con il vantaggio di tenere gli atleti più vicini a casa. Ragionamento che vale anche per l’ultimo arrivato, Will Cummings, che nelle tre partite disputate ha ben impressionato.
Trent Lockett sembra più un giocatore di taglio europeo: tra Italia e Germania un’offerta la troverà di sicuro.
Nuovi arrivi? Ancora presto per qualsiasi nome. Certo però che un Brandon Triche guarito dall’infortunio al ginocchio (esordirà a breve in un torneo estivo con un milione di euro di montepremi) e con la maglietta dell’Aquila postata sui social network potrebbe essere un ritorno interessante.
Sul fronte italiano, pare che in piazzetta Lunelli continuino ad arrivare telefonate di procuratori che vogliono piazzare a Trento i loro giovani più interessanti, con la consapevolezza che in una società sana e seria possono avere maggiori opportunità di crescita. Con la retrocessione di Bologna in serie A2, dalla Virtus potrebbe arrivare il baby Simone Fontecchio o l’ala Valerio Mazzola.