Euregio cup, cinquina del Trento Domani la finalissima
È un Trento in palla quello che sale in val Venosta a rappresentare il Trentino nella seconda edizione dell’Euregio Cup, quadrangolare al quale partecipano la Virtus Bolzano per l’Alto Adige, lo Swarovski Wattens per il Tirolo del Nord ed il Nussdorf/Debant per il Tirolo dell’Est.
Sono proprio questi ultimi gli avversari dei gialloblù nella prima semifinale che il Trento affronta con determinazione fin dalle prime battute. Già al 3’, infatti, Ferrarese e compagnia hanno l’occasione per passare in vantaggio con il doppio tentativo da sottomisura firmato da Boldini e Gherardi: prima Heinzle con un guizzo felino e poi Oberhuber con una deviazione risolvono in angolo. Passano solo due minuti e la buona lena del Trento si trasforma nel vantaggio siglato da Cascone, lesto a deviare sottomisura il calcio d’angolo battuto da Ferrarese.
La squadra di Manfioletti sembra avere le ali mentre il Nussdorf/Debant stenta ad uscire dalla propria metà campo, subendo le incursioni in verticale dei gialloblù che sfiorano il raddoppio di testa prima con Brusco in bella torsione e poi con Gherardi che indirizza a lato.
Poi all’improvviso il Nussdorf si desta dal torpore quando Togger al 17’ tenta la conclusione da centrocampo: la sfera sembra destinata fuori, ma Demetz non si fida della traiettoria soggetta al forte vento e la devia in angolo sugli sviluppi del quale Casagrande atterra Ebner. Calcio di rigore che Ortobelli realizza, spiazzando il portiere aquilotto.
Il pareggio irretisce il palleggio del Trento che non trova gli sbocchi del primo quarto d’ora di gara, una gara che si trascina senza guizzi fino al 35’ quando Appiah raccoglie un lancio in verticale da centrocampo e supera Klancar che lo abbatte. Calcio di rigore ineccepibile e realizzazione affidata a Gherardi che piazza la sfera nell’angolo alla sinistra di Heinzle.
Il nuovo vantaggio galvanizza i gialloblù che vanno vicini al terzo gol con Ferrarese al 40’ con un pallonetto dal limite sfiora che il montante destro, e con Brusco che al 43’ raccoglie il cross teso di Rizzon dalla destra: colpo di testa dal limite dell’area piccola e sfera clamorosamente a lato.
L’intervallo serve solo a riprendere fiato perché il Trento ricomincia col medesimo forcing con cui aveva terminato la prima frazione e viene premiato con il 3-1 siglato al 3’ dall’inarrestabile Appiah che lascia partire un sinistro angolato dal limite dell’area che non lascia scampo al giovane portiere austriaco.
Dopo il flebile tentativo dal limite di Ortobelli all’8 con tiro a lato, arriva al 13’ la rete del 4-1 ad opera del neoentrato Bentivoglio che raccoglie l’assist di Brusco dalla linea di fondo per un facile tap-in che mette la gara in discesa per il Trento, consentendo a Manfioletti di far ruotare i propri elementi attraverso cambi calibrati in funzione della finale di domattina alle 11.
La stabile presenza degli aquilotti nella metà campo avversaria viene ribadita dal tandem Conci-Brusco che al 29’ porta a 5 le reti del Trento: il primo attira a sé tre marcatori avversari all’altezza del dischetto, viene anticipato al momento del tiro e la palla termina sui piedi del secondo il cui destro secco ad incrociare sul secondo palo non trova ostacoli.
Allo scadere è lo stesso Conci a sfiorare il sesto gol con una deviazione da sottomisura che si stampa sulla traversa e rimbalza sulla linea di porta.
Al termine della gara l’allenatore del Trento Stefano Manfioletti è già proiettato alla finale: «È stato un buon test, quello di oggi, nel quale abbiamo avuto un po’ di difficoltà nella circolazione della palla in velocità a causa dell’erba alta. Mi sono piaciute la determinazione con cui abbiamo affrontato la semifinale e la condizione in netta ascesa di alcuni elementi della rosa come è lecito attendersi in questa fase della preparazione. La finale di domani – prosegue Manfioletti – sarà inevitabilmente più impegnativa e motivante. Avremo quindi modo di proseguire sul percorso della ricerca dell’ordine e dei dettagli cui stiamo dedicando la massima attenzione in questo periodo».