Rio, seconda giornata senza medaglie Ma il Settebello vola in semifinale

Martedì stregato per l’Italia ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Dopo gli ottimi risultati dei giorni precedenti, che hanno permesso alla spedizione azzurra di toccare quota 23 medaglie (8 ori, 9 argenti e 6 bronzi), il medagliere tricolore è rimasto bloccato oggi com’era accaduto in una sola circostanza, il 9 agosto, peraltro sempre di martedì. Una buona notizia però è arrivata dalla pallanuoto: il Settebello ha dominato il quarto di finale contro la Grecia fin dal primo quarto chiudendo 9-5. Tra due giorni i ragazzi di Alessandro Campagna torneranno in acqua per la difficile semifinale contro la Serbia, che dopo aver chiuso il girone eliminatorio al quarto posto ha eliminato la Spagna nel big match dei quarti.

La delusione più grande di giornata è arrivata da Vanessa Ferrari, chiamata al riscatto nel corpo libero dopo il beffardo quarto posto di Londra 2012. La 25enne bresciana ha chiuso con il punteggio di 14.766, dietro alle americane Simone Biles (oro con 15.966) e Alexandra Raisman (argento con 15.500), ma anche alla britannica Amy Tinkler (bronzo 14.933). «Fa male come a Londra - ha ammesso la Ferrari - Quattro anni fa mi ero sentita derubata, stavolta il bronzo potevano darmelo come non darmelo. Futuro? Ci sto pensando, prima torno a casa». Sesta l’altra azzurra in gara, Erika Fasana, con 14.533.

Grande delusione per l’Italia anche dalla vela, forse ancor più grande viste le premesse nella classe Nacra 17 mixed. Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri si erano presentati infatti alla medal race con la seconda posizione in classifica, ma hanno sprecato tutto chiudendo al settimo posto la regata finale e scivolando in quinta posizione nella generale. A Marina do Gloria, sede della vela all’Olimpiade brasiliana, è la beffa azzurra in pochi giorni dopo la medaglia smarrita dalla romana Flavia Tartaglini. Tra l’altro le speranze di medaglie sono finite qui, perché Elena Berta e Alice Sinno sono rimaste fuori dalla medal race della classe 470 così come il trentino Ruggero Tita e Pietro Zucchetti nella 49er, mentre Giulia Conti e Francesca Clapcich parteciperanno tra due giorni alla regata finale della classe 49er FX senza però avere possibilità di medaglia, partendo dal sesto posto con ben 30 punti di distacco dal podio.

Niente medaglia per l’Italia neppure dal nuoto di fondo. Simone Ruffini e Federico Vanelli non sono riusciti a ripetere l’impresa di Rachele Bruni, argento nella gara femminile, chiudendo al 6° e 7° posto la 10 km in acque libere conclusa con un arrivo in volata vinto dall’olandese Ferry Weertman. Ci hanno provato senza fortuna anche Carlo Tacchini, giovane canoista finito ottavo nella finale del C1 1000, e Daigoro Timoncini, sconfitto negli ottavi del torneo di lotta grecoromana (categoria 98 kg) dall’armeno Aleksanyan e poi ko nel ripescaggio anche col romeno Alexuc Ciurariu. Buon sesto finale, infine, per Linda Cerruti e Costanza Ferro nel duo di nuoto sincronizzato, gara vinta dalle russe Natalia Ishchenko e Svetlana Romashina.

Nell’atletica leggera, Matteo Galvan si è qualificato per le semifinali dei 200 metri chiudendo la batteria al secondo posto in 20’’58, a soli otto centesimi dal primato personale, dietro all’americano Justin Gatlin (20’’42). Esordio sul velluto anche per Usain Bolt, che ha corso in 20’’28. Niente da fare, invece, per gli altri due azzurri in corsa nei 200: Fausto Desalu e Davide Manenti sono stati eliminati nonostante due buoni tempi, rispettivamente 20’’65 e 20’’51. Nel salto con l’asta, infine, subito fuori Sonia Malavisi, fermatasi a quote 4,45.

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