Morteza Mehrzad, il gigante iraniano che vuole l'oro nel «sitting volley»
Un personaggio molto particolare sta conquistando l’attenzione generale alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Si tratta dell’iraniano Morteza Mehrzad, gigante alto 2.46 (è uno degli uomini più alti del mondo) e finora protagonista indiscusso del torneo di «sitting volley», la pallavolo da seduti di questi Giochi. Ieri ha trascinato la sua nazionale al successo per 3-0 (25-17, 25-22, 25-17) sulla Bosnia campione in carica davanti a un pubblico (nel «pavillon» 6 di Riocentro c’era il tutto esaurito) letteralmente tutto per lui, con boati di entusiasmo a ogni suo punto. Così si sono viste decine di carioca che sventolavano bandierine dell’Iran per incitare Mehrzad e i suoi, che torneranno in campo domani contro la Cina.
Il 28enne Mehrzad soffre di acromegalia, sindrome causata da un aumento eccessivo dell’ormone della crescita. Quando aveva 16 anni si ruppe il bacino a causa di una caduta dalla bicicletta e dopo quell’incidente si ritrovò con la gamba sinistra più lunga di 15 centimetri rispetto alla destra. Ieri Morteza è entrato in campo su una sedia a rotelle ma poi, con l’aiuto di un compagno, è riuscito a mettersi in piedi al momento dell’esecuzione dell’inno iraniano. Anche in quel momento, gli applausi sono stati tutti per lui, che vuole regalare all’Iran l’oro di questa specialità, che in Brasile si chiama «volei sentado» ed è una delle più seguite di questa Paralimpiade.