Per la Dolomiti Energia buio pesto in casa Enel

Tante, troppe, palle perse (ben 22), bruttissime percentuali al tiro da 3 e dalla lunetta. Nonostante la predominanza ai rimbalzi la Dolomiti Energia Trentino ha perso il match d'esordio in campionato contro l'Enel Brindisi.

Nell'anticipo delle 12 la squadra di Maurizio Buscaglia è uscita sconfitta dal PalaPentassuglia per 69 a 61, riuscendo solo negli ultimi secondi a recuperare parte del gap.

Eppure Trento aveva iniziato la partita nel migliore dei modi, grazie ai punti e al controllo dei tabelloni della coppia Jefferson  - Baldi Rossi. Poi, a partire dal secondo quarto, complice il terzo fallo del centro di Trento e la scarsa vena dei tiratori bianconeri, Brindisi ha cominciato a macinare gioco e a recuperare punti. I padroni di casa sono passati in vantaggio sul 27 a 26 e non l'hanno pressoché più abbandonato.

Soltanto Lighty (17 punti alla fine) per i bianconeri è riuscito a tenere testa alla difesa pugliese mentre Beto, Hogue e lo stesso Craft non sono riusciti ad incidere sul match. A spezzare definitivamente la partita è stata la tripla dell'ex Marco Spanghero sulla sinrena del terzo quarto che ha regalato all'Enel il vantaggio del + 9, 53 a 44.

Nell'ultimo quarto Brindisi ha preso il largo arrivando anche a +13 per la gioia di coach Sacchetti che, dopo un precampionato piuttosto difficile, sta cominciando a vedere i frutti del suo lavoro. Lavoro che, invece, Buscaglia al PalaTrento dovrà intensificare fin da domani perché la Dolomiti Energia è parsa francamente in difficoltà dal punto di vista tecnico. È vero che il gm Salvatore Trainotti ha voluto costruire una squadra puntando soprattutto sulle qualità atletiche e fisiche dei giocatori, ma vedere una squdra di serie A che tira con il 16,6% da 3 e con il 61% ai tiri liberi è francamente imbarazzante.

ENEL BRINDISI - DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 69-61 (14-20, 32-32, 53-44)

BRINDISI: Agbelese 10 (5/12, 0/1), Scott 15 (4/9, 0/3), Carter 6 (2/6, 0/2), English 5 (2/4, 0/6), Fiusco ne, Cardillo 0 (0/2 da 3), Moore 6 (2/4 da 3), Donzelli 0, M'Baye 17 (7/9, 1/4), Joseph 3 (0/1, 1/2), Sgobba ne, Spanghero 7 (1/2, 1/3). Coach: Sacchetti.

TRENTINO: Craft 9 (3/6, 0/1), Jefferson 10 (5/6), Baldi Rossi 9 (3/6, 0/2), Moraschini 0, Forray 2 (0/2, 0/2), Flaccadori 6 (2/4, 0/1), Gomes 5 (0/4, 1/5), Hogue 3 (1/3), Lighty 17 (4/8, 2/7), Lechthaler 0 (0/1). Coach: Buscaglia.

NOTE: Tiri liberi: Brindisi 12/18, Trentino 16/26. Tiri da due: Brindisi 21/43, Trentino 18/40. Tiri da tre: Brindisi 5/27, Trentino 3/18. Rimbalzi: Brindisi 38 (Agbelese, Scott, Mooore, M'Baye 6), Trentino 47 (Jefferson 8). Assist: Brindisi 14 (English 4), Trentino 10 (Flaccadori 3).

ARBITRI: Manuel Mazzoni, Guido Federico di Francesco e Beniamino Manuel Attard.  

MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Queste sono partite che aiutano a capire quanto è importante giocare con durezza, quanto può contare avere cura del pallone. In questo senso, volendo partire da un aspetto positivo, è meglio che una gara del genere ci sia capitata subito, perché si tratta di una esperienza che potremo portarci dietro per fare meglio nel resto della stagione. Credo che questo sia apparso chiaro anche ai ragazzi, l'ho notato già nei minuti dopo la gara mentre si guardavano in faccia in spogliatoio. Entrando nello specifico del match, volevamo una gara dal punteggio non troppo alto, e in questo senso, nonostante alcuni canestri subiti in uno contro uno o in contropiede, direi ci siamo riusciti subendo solo 69 punti. Dall'altra parte però non siamo stati capaci di fare il nostro in attacco. 22 palloni persi, quasi tutti per nostri errori e non per pressione della difesa, sono davvero troppi. Se a questo aggiungiamo i troppi errori ai tiri liberi, la gara è presto analizzata. Perché se in trasferta vuoi avere chance di vincere devi giocare duro, non perdere troppe palle e segnare i tiri liberi. Per dirla tutta ci avrebbe aiutato anche qualche canestro in più su azione, sia da sotto che da fuori. Ma abbiamo sbagliato troppo, come si evince anche da sei contropiedi in campo aperto in cui non siamo riusciti a realizzare, cosa che invece è riuscita a Brindisi. Spesso, cercando di eseguire o fare le giocate in velocità, abbiamo lavorato di fretta invece che velocemente: a partire dal secondo quarto poi abbiamo cominciato ad aprire il palleggio tanto per fare, senza sapere esattamente perché lo facevamo, e abbiamo iniziato a scollarci, a disunirci. Nel complesso insomma non è stata una bella partita, inutile girarci attorno, ma spero che questa gara sia una bell'insegnamento per come affrontare il campionato."

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