La Dolomiti Energia vuole riscattarsi a Pistoia Domani il match contro l'ex coach Esposito
Lavoro. Voglia. Concentrazione. Consistenza. Subito. Se è vero che spesso i pensieri più complessi possono essere riassunti in poche parole chiave, potrebbero essere queste le cinque "keywords" che sintetizzano il pensiero di coach Maurizio Buscaglia e di Dustin Hogue alla vigilia della difficile trasferta di Pistoia, in cui la Dolomiti Energia sarà chiamata (palla a due domenica alle 18.15, diretta su Trentino TV) ad interrompere una striscia perdente di tre gare.
MAURIZIO BUSCAGLIA (Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Abbiamo tanta voglia di fare risultato, e per farlo sappiamo che dovremo alzare il nostro rendimento, sia individualmente che come squadra. Stiamo bene, abbiamo fatto una settimana positiva, e siamo pronti ad affrontare una partita molto complessa, su un campo davvero ostico. Serviranno energia, grande presenza mentale, e soprattutto 40 minuti di grande concentrazione per passare al PalaCarrara, contro una squadra che pur avendo cambiato molto, inserendo pure un nuovo esterno in settimana, è sempre fedele alle caratteristiche di un club che conosciamo bene, e che costruisce sempre buoni gruppi".
DUSTIN HOGUE (Ala DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Non sentiamo particolare pressione a causa di queste tre sconfitte. Però abbiamo tantissima voglia di tornare subito a vincere. Perdere una partita non è la fine del mondo, non dobbiamo farci prendere dal panico, perché non ce ne sarebbe motivo. Però le sconfitte sono sempre un campanello d'allarme, bisogna prestar loro attenzione e correggere subito le cose che non sono andate bene per evitare di perdere ancora in situazioni analoghe. Le mie prestazioni? Finora non sono stato consistente nel mio rendimento: ognuno ha le sue doti e i suoi compiti in una squadra, io devo difendere forte e prendere rimbalzi, e se manco dell'energia necessaria per farlo la squadra ne risente. Devo dimostrarmi più continuo, io come tutta la squadra. Abbiamo fretta di tornare a vincere. E dobbiamo farlo subito".
Una partita maledettamente complicata. E’ quella che aspetta la Dolomiti Energia domenica al PalaCarrara di Pistoia (dalle 18.15, diretta su Trentino tv) contro l’ex coach Enzo “El Diablo” Esposito alla sua terza esibizione da primo allenatore, in parte a Caserta due stagioni fa e la passata stagione a Pistoia finendo con una partecipazione alla Coppa Italia, battuto proprio dai trentini trascinati da Wright, ed un’onorevole salvezza. Con il grande casertano, che regalò da giocatore lo scudetto alla sua città negli anni Novanta con Nando Gentile e la prima squadra del Sud a vestirsi di tricolore, abbiamo scambiato qualche impressione prima di un match di una delicatezza incredibile perché l’Aquila è reduce da tre sconfitte consecutive e perché Pistoia ha una rosa piena di problemi ed è penultima con le sole vittorie contro Brindisi e Varese.
Enzo la stagione è iniziata tra tante difficoltà, lo scorso anno a questo punto, alla settima giornata eravate tra le prime quattro e in ottobre avevate espugnato il PalaTrento.
“Chiaramente con soli 4 punti – ci risponde il coach che diresse l’Aquila in serie B nel 2009-2010 – siamo alla ricerca di una prestazione che ci consenta di risalire. La situazione è diversa dall’anno scorso perché eravamo partiti troppo bene, non perché adesso ci troviamo in brutte acque”.
L’obiettivo è naturalmente quello di potervi salvare anche quest’anno, giusto?
“Siamo la squadra con il budget più modesto e cerchiamo di valorizzare qualche giovane. Dei quattro stranieri ce ne sono due sempre con problemi fisici e cercheremo di recuperarne almeno uno, mentre è stato tagliato Corey Hawkins, una combo-guard. Da rimettere in sesto c’è il centro Nathan Boothe e anche Michele Antonutti deve rimettersi da un infortunio”.
Siete corsi ai ripari nel reparto degli esterni, c’è stato un arrivo in settimana.
“Stiamo lavorando – continua Esposito – anche utilizzando qualche under per inserire il 28enne Chris Roberts in uscita dalla Fortitudo Bologna, un texano che in tre fare finora di A2 ha segnato una media di 14 punti e firmato 5 rimbalzi, una guardia pura.
Eravamo vigili sul mercato, soprattutto per quanto riguarda il reparto degli esterni, a maggior ragione dopo i problemi fisici di Hawkins. Roberts è un giocatore che, oltre a non costarci in termini di visto, può giocare sia in posizione due che tre e conosce già bene l’Italia (nel 2013 ha giocato a Caserta in serie A), per di più allenato e pronto all’uso: con la sua lunga esperienza nella D-League (la Lega vetrina per la Nba) speriamo possa darci un contributo importante fin dalla partita di domenica con Trento”.
In sette giornate avete due vittorie ma anche partite tirate allo spasimo e che vi sono costate care per le assenze e per qualche errore nei finali di partita.
“A Sassari siamo stati vicinissimi ad espugnare quel palazzetto, abbiamo giocato una gara difensivamente quasi perfetta, mentre negli ultimi cinque minuti i pochi errori commessi sono stati puniti. Spesso abbiamo giocato con soli due americani, Petteway e Ronald Moore, ed ho messo alla frusta i miei giovani che hanno risposto bene, da gruppo unito e determinato. Anche contro Venezia abbiamo giocato bene e siamo finiti sulle ginocchia contro una squadra dalla panchina lunga”.
Che dice della Dolomiti Energia di questa stagione, ha soli due punti più di voi e ha perso già due volte in casa con Reggio Emilia e con Torino lo scorso lunedì.
“Guardo in casa mia e spero di avere un roster per contrastare Trento che ha naturalmente costruito una squadra per essere tra le migliori. Sono passate solo sette giornate e può succedere ancora molto, inutile che mi danno a pensare a come gioca l’Aquila, devo più pensare alla nostra organizzazione da mettere in campo per contrastare la loro velocità e le loro iniziative, sperando di non dover rinunciare ancora a troppi giocatori determinanti”.
Come vede il campionato di questa stagione?
“Tranne 2 o 3 squadre tra cui la corazzata Milano, vede un notevole livellamento, dal quarto posto in giù possiamo giocarcela con tutte. Ci sono come al solito molte squadre rinnovate e i giovani ci si devono adattare al gioco di qualità superiore della massima serie”.
Quali giovani individua in serie A che possono mettersi in luce e che reggono il ritmo di squadre composte da molti stranieri.
“Chi ha visto alzarsi i minutaggi sono il play di Capo d’Orlando Laquintana e tra i siciliani si sta mettendo in luce Iannuzzi, poi nella squadra che ha una marcia in più come Milano c’è Abass che sta giocando bene, quindi tra i nostri prossimi avversari c’è Flaccadori che sta tirando con la mano calda ed è un prospetto interessante. Eric Lombardi è il mio pupillo, pure lui ci sta dando un contributo di qualità”.
Rassegnato ad un’altra battaglia di spessore agonistico elevato, quindi.
“Trento è favorita, noi giochiamo in casa ma l’Aquila ha altri obiettivi, io penso a salvarmi recuperando i pezzi”.