Doping, le urine di Schwazer analizzate dai Ris di Parma
Sarà il laboratorio del Ris di Parma ad effettuare le analisi genetiche delle urine di Alex Schwazer, che sono risultate positive e per le quali il marciatore azzurro non ha potuto partecipare ai giochi di Rio 2016. Lo ha disposto il giudice bolzanino Walter Pelino.
Durante un incidente probatorio, chiesto dalla difesa di Schwazer, sono intervenuti i due periti del tribunale, il col. Giampietro Lago del Ris di Parma e il prof. Marco Vincenti, chimico dell’università di Torino e presidente del laboratorio antidoping piemontese. Presenti in aula anche le parti civili, Wada e Iaaf. Schwazer non ha invece assistito all’incidente probatorio, che è stato caratterizzato da numerosi interventi sul luogo, l’eventuale trasferimento delle urine dal laboratorio antidoping di Colonia in Italia, come anche sulle tecniche delle analisi per stabilire una eventuale manipolazione.
Le analisi, che si svolgeranno separatamente a Parma per quelle genetiche e a Torino per le indagini documentali, inizieranno il 31 gennaio prossimo, in presenza di esperti Wada e Iaaf, come anche della difesa.
Vincenti riceverà tutti i test antidoping di Schwazer tra maggio 2015 e maggio 2016. Avranno 90 giorni per chiudere gli esami. La prossima udienza è stata fissata il 25 maggio.