Australian Open, Murray e Federer avanzano La sorpresa Evans e la certezza Wawrinka
Alla vigilia, tanto per mettere un filo le mani avanti, Andy Murray aveva ricordato l’exploit di Sam Querrey contro Djokovic a Wimbledon. Invece il californiano dal servizio micidiale è stato poco più che un buon “allenamento” per lo scozzese numero uno del mondo, approdato per la nona volta consecutiva (la decima complessiva) negli ottavi di finale degli Australian Open. In una giornata decisamente più fresca delle precedenti, e con il vento a dare parecchio fastidio (quando non ci si è messa anche qualche goccia di pioggia), avanzano pure Nishikori e, in quattro set, Wawrinka, vincitore dell’edizione di tre anni fa, e Tsonga, finalista nel 2008. In chiusura di programma sulla Rod Laver Arena vera e propria "lezione di tennis" di Federer a Berdych. Standing ovation di 5 minuti a fine match: bentornato "King Roger"!
CAVIGLIA OK PER ANDY - A quanto pare la distorsione rimediata dalla caviglia destra del numero uni del mondo nel match di secondo turno contro Rublev era davvero lieve. A meno che non si voglia “malignare” dicendo che l’eliminazione di Nole Djokovic è stata la terapia migliore… Ad ogni modo contro Sam Querrey, 31esima testa di serie, Murray non ha avuto alcun problema: del resto aveva subito una sola sconfitta in sette confronti con il californiano, risalente al 2010 (finale a Los Angeles). La cronaca. L’americano parte abbastanza convinto ed è lui a procurarsi la prima palla-break all’ottavo gioco ma il suo rovescio si stampa sul nastro. Scampato il pericolo Murray sale in cattedra ed infila un parziale di sei giochi ad uno che gli valgono il primo set ed un vantaggio di 3-1 nella seconda frazione parziale dove brekka nuovamente Querrey anche al settimo gioco. Nel terzo parziale Murray scatta sul 2-0, si fa riagganciare e superare dall’americano ma nel nono game mette a segno il break decisivo prima di chiudere l’incontro nel gioco successivo: 64 62 64. Per il 29enne di Dunblane è il 48esimo match vinto a Melbourne: eguagliati sia Andre Agassi che “coach” Ivan Lendl. ”Credo di aver fatto abbastanza bene oggi” - ha commentato Murray, che ha aggiunto che la sua caviglia destra sta bene -. ”L’inizio del match è stato complicato perché Sam serviva alla grande, e colpiva anche bene. La fine del primo set è stata fondamentale: quando ho salvato quella palla-break e nel game successivo gli ho tolto il servizio ho capito che quello era il momento di approfittarne. Ho cominciato a servire un po’ meglio ed a mettere in campo qualche risposta in più. Penso che sto giocando via via sempre meglio con il passare dei match” - ha detto ancora Andy - ”non c’è una cosa particolare che mi ha soddisfatto. Diciamo che penso di essermi mosso molto meglio che nei primi due incontri, e questo è molto positivo per me … speriamo che tutto continui ad andare per il meglio”.
Negli ottavi lo scozzese - al quale la superficie di Melbourne piace come testimoniano le cinque finali raggiunte nelle ultime sette edizioni (2010, 2011, 2013, 2015 e 2016), tutte perse però (quattro contro Djokovic ed una contro Federer) - avrà Mischa Zverev, impostosi in quattro set sul tunisino Jaziri: il tedesco, numero 50 del ranking mondiale, fratello maggiore del Next Gen Sascha, che agli Australian Open non era mai andato oltre il secondo turno, è per la prima volta in carriera negli ottavi di uno Slam.
GRAN BRETAGNA SUPER: C’E’ ANCHE EVANS - Anche per Daniel primi ottavi in un Major. Il 26enne di Birmingham, “giustiziere” di Cilic nel turno precedente, non ha fallito la prova del nove ed ha eliminato anche un’altra testa d serie, l’australiano Bernard Tomic (ennesima occasione quella mancata da Bernie), battuto con lo score di 75 76(2) 76(3). ”E’ Stata dura perché è semplice difficile giocare con Bernard. Tre set tirati: li ho vinti ma avrei anche potuto perderli tutti e tre. La pioggia, con la sospensione, nel finale ha dato un po’ fastidio ad entrambi ma capita” - ha detto Evans -. ”Le mie magliette da 20 dollari? Evidentemente mi portano fortuna. Per il momento sono soddisfatto, anche se questa si è un po’ ristretta...”, ha detto ridendo il britannico, ancora a caccia di uno sponsor. Numero 67 all’inizio del torneo grazie alla prima finale nel circuito maggiore, raggiunta a Sydney la scorsa settimana, Daniel si è già assicurato l’ingresso nei top 50: prossimo avversario per lui Jo-Wilfried Tsonga, 12esima testa di serie e finalista nell’edizione del 2008, che ha vinto un bel match - 76(4) 75 67(8) 63 lo score - sullo statunitense Jack Sock, numero 23 del seeding, reduce dalla vittoria ad Auckland. Il francese si è un po’ complicato la vita nel terzo set quando ha fallito due match-point nel tie-break, con altrettante risposte sbagliate, ma nel quarto parziale si è ripreso immediatamente brekkando l’avversario già al secondo game e difendendo il vantaggio fino alla fine.
FEDERER STENDE BERDYCH - Nemmeno una palla-break concessa né l’ombra di un passaggio a vuoto. Più che “King Roger” è stato “uragano Federer” ad abbattersi su Tomas Berdych ed a spazzare il ceco via dalla Rod Laver Arena. Una “lezione privata” di un’ora e mezza chiusa da Roger per 62 64 64. Il 35enne fuoriclasse di Basilea - trionfatore a Melbourne nel 2004, 2006, 2007 e 2010 - ha dato spettacolo: ha servito da paura, risposto con continuità e raccolto tantissimo con il suo colpo - solo teoricamente - meno forte, il rovescio. Impotente Berdych ha aspettato che la buriana passasse ma così non è stato. Federer aveva vinto tutte e tre le sfide giocate agli Aus Open (16-6 per lo svizzero il bilancio complessivo dei precedenti): nei quarti dello scorso anno, e negli ottavi sia nel 2009 che nel 2008. E Tomas ci ha messo poco a capire che anche stavolta le cose sarebbero andate alla stessa maniera: del resto è difficile combattere se non hai le armi per farlo (Berdych non batte lo svizzero dalla semifinale di Dubai 2013). ”Io ho giocato benissimo e lui no. Era un terzo turno difficile e non mi aspettavo che andasse così: sono felicissimo” - ha detto Federer a fine match -. ”Nei primi due turni avevo fatto un po’ fatica: oggi ho servito benissimo. Continuo ad allenarmi duramente proprio per vivere giornate come questa. Nishikori? Forse ha il miglior rovescio sul circuito, è un ottimo tennista ed una bella persona: mi piace giocare contro di lui”, ha concluso a proposito del suo prossimo avversario.
KEI FACILE, STAN UN PO’ MENO - Al giapponese Nishikori, quinto favorito del seeding, è bastato un periodico 64 per sbarazzarsi dello slovacco Lukas Lacko, forse già soddisfatto di essere arrivato così avanti, per staccare il pass per gli ottavi di un torneo dove per tre volte è arrivato nei quarti (comprese le ultime due edizioni). Ha fatto un po’ più fatica Stan Wawrinka, che proprio a Melbourne tre anni fa ha conquistato il suo primo trofeo Major: lo svizzero, quarta testa di serie, ha sconfitto per 36 63 63 76(7) il serbo Viktor Troicki (n. 29) dopo aver rischiato di essere trascinato in un sempre pericoloso quinto set (sul 7-6 del tie-break il serbo ha fallito un set-point).
RISULTATI VENERDI’ - 3° turno: (1) Murray (GBR) b. (31) Querrey (USA) 64 62 64, M.Zverev (GER) b. Jaziri (TUN) 61 46 63 60, (7) Federer (SUI) b. (10) Berdych (CZE) 62 64 64, (5) Nishikori (JPN) b. Lacko (SVK) 64 64 64, (4) Wawrinka (SUI) b. (29) Troicki (SRB) 36 63 63 76(7), Seppi (ITA) b. Darcis (BEL) 46 64 76(1) 76(2), (12) Tsonga (FRA) b. (23) Sock (USA) 76(4) 75 67(8) 63, Evans (GBR) b. (27) Tomic (AUS) 75 76(2) 76(3).
CRONACA NERA - Un'automobile si è abbattuta sui pedoni a Borke Street, popolare area commerciale nel cuore di Melbourne, uccidendo tre persone, tra i quali un bambino, e ferendone altre decine. L'incidente è avvenuto a meno di un chilometro da Melbourne Park, dove le star del tennis mondiale stanno disputando il primo Slam della stagione. Non a caso, migliaia di persone sono state evacuate dall'area, nel timore che potesse trattarsi di un'azione terroristica.
La polizia ha sparato al guidatore 26enne - che ha un passato di violenze famigliari, malattia mentale e frequentazione con la droga - ferendolo alle braccia. Poi l'ha arrestato. "Questo individuo non è collegato ad alcuna attività terroristica", ha detto Graham Ashton, capo commissario per lo stato di Victoria. "Non è segnalato" - ha aggiunto - "come persona che abbia contatti con il terrorismo e non guardiamo a questo incidente come collegato al terrorismo".
Le tre persone morte si trovavano in diversi punti di Bourke Street. Sono un uomo e una donna trentenni e un bimbo, la cui età non è stata fornita per motivi di privacy. Almeno altre 15 persone sono rimaste ferite, cinque delle quali in condizioni critiche, compreso un bambino piccolo.
I testimoni hanno descritto una scena raccapricciante con "corpi che volavano in aria" e gente in fuga caotica per allontanarsi dal percorso che un'auto in piena velocità percorreva nel bel mezzo della via commerciale. Istanti prima i passanti avevano visto il guidatore che gesticolava dal finestrino.