Seppi si arrende in tre set a Wawrinka Mancato l'approdo ai quarti di Melbourne
Quando dopo aver perso il primo set al tie break, Andraes Seppi si è ritrovato sei pari anche nel secondo contro Stan Wawrinka, alzi la mano chi tra gli italiani presenti sulla splendida e modernissima Margaret Court Arena, non ha per un attimo pensato all’indimenticabile match del Foro Italico del 2012 giocato sul Pietrangeli, in cui si il 32enne altoatesino si impose al terzo e in rimonta (67 76 76). Lì tirava il ponentino, qui si cuoceva al sole dell’estate australe. E’ finita secondo pronostico, ovvero con il successo di Stanimal, uno che usa il rovescio come un’arma di sterminio. Uno che in bacheca vanta tre Slam, il primo conquistato proprio a Melbourne nel 2015 (poi Roland Garros 2015 e US Open 2016). Uno che a 31 anni sembra finalmente essersi scrollato di dosso l’ombra pesante, pesantissima, del divin Federer. Avere King Roger come connazionale può essere una fortuna o una disdetta, dipende dai punti di vista.
LA CRONACA - Seppi ha giocato un gran bel match, ha lottato, ha messo in pratica il disegno tattico della vigilia: prolungare il più possibile gli scambi. Ha perso in tre set, ma tutti molto lottati: 76 (2) 76 (4) 76 (4) dopo due ore e 44 minuti, L’azzurro è anche partito bene: break in apertura. Poi sul 3-2 il contro break dello svizzero. Da quel momento nessuno dei due protagonisti ha più ceduto il turno di servizio fino all’undicesimo game del terzo parziale, quando Seppi ha allungato centrando il break e andando a servire per allungare la sfida al quarto. Il set point annullato da Wawrinka (diritto in rete di Seppi), l’aggancio sul sei pari e il solito epilogo al tie break con lo svizzero vincitore.
LE DICHIARAZIONI - “Ho giocato una buona partita - racconta Andreas - peccato non aver tenuto il break del primo set. E peccato quel diritto in rete sul set point nel terzo parziale, potevo almeno allungare la partita. Nei tre tie break non ho avuto molte chance, onestamente è stato bravo lui soprattutto nei punti finali. Ha spinto più di me soprattutto con il rovescio, il suo colpo migliore. Durante i game non era stato così aggressivo e spesso usava anche il back”.
Soddisfatto Max Sartori, il coach dell'azzurro: “Quando ad Andreas passerà la delusione per la sconfitta, capirà di aver giocato uno dei suoi migliori match. Soprattutto tenendo presente che veniva da due vittorie sofferte. Se mantiene il livello di questa settimana a Melbourne risalirà velocemente la classifica e questa potrebbe diventare una stagione importante per lui a livello di risultati”.
IL FUTURO PROSSIMO - Il 32enne altoatesino, alla dodicesima partecipazione agli Australian Open, ha centrato per la terza volta gli ottav (la quinta complessivamente negli Slam): nel 2013 si arrese al francese Chardy, nel 2015 all’australiano Kyrgios, con il quale si è preso una sonora rivincita quest’anno rimontando due set e annullando un match point. Melbourne ha riconsegnato all’Italia il suo Seppi migliore dopo un 2016 sportivo deludente. Fuori dal campo gli ha regalato il matrimonio, ma dentro sono arrivate tante sconfitte. Lo scorso anno tre match nello stesso torneo li aveva vinti solo sull’erba di Nottingham. Seppi, sceso in 89esima posizione alla vigilia del torneo, rischiava di uscire dai primi 100 del ranking dopo 11 anni. Invece con il terzo turno (battuti nell’ordine Mathieu, Kyrgios e Darcis) ha recuperato 21 posti ed è salito al numero 68. Il suo best ranking risale al 2013, quando arrivò sino alla 18esima posizione. Una buona notizia, questa, anche in chiave Coppa Davis: l’Italia nella prima settimana di febbraio sfiderà l’Argentina campione in carica a Buenos Aires sulla terra rossa.