MotoGp, Maverick Vinales fa già sul serio a Sepang
La Yamaha fa la voce grossa in vista del MotoMondiale 2017 e rilancia la sfida alla Honda campione del mondo, mentre la rigenerata Suzuki e la Ducati sono pronte a far da terzo (e quarto) incomodo. È questo, in estrema sintesi, il quadro emerso dalla tre giorni di test che si è conclusa oggi sul circuito di Sepang, in Malesia. Dove la pioggia, dopo essersi intromessa con prepotenza nelle prime due sessioni, oggi ha solo lievemente condizionato la seconda metà della giornata.
Il miglior crono in assoluto (1’59”368 in 72 giri) lo ha dunque fatto segnare il 22enne Maverick Vinales, fresco di approdo nel team della Casa dei tre diapason al fianco di Valentino Rossi e velocissimo anche ieri e lunedì. «Sono felicemente sorpreso di questo risultato - ha commentato lo spagnolo ex Suzuki - ma non saprei dire da quale aspetto maggiormente: abbiamo provato molte cose in questi test e posso dire che al momento siamo nella miglior condizione possibile».
Soddisfatto anche Rossi, pur trovandosi ancora ad inseguire. «Il bilancio è piuttosto positivo - osserva il pesarese - perchè è vero che sono stato quinto oggi e sesto in totale, ma sono a due decimi da Vinales, che non è male. Lui è andato molto forte, anche come passo, ma io sono lì. Certo, c’è da lavorare un pò sotto tutti gli aspetti, soprattutto fisicamente, perchè non sono al 100%. Ma abbiamo ancora un pò di tempo. Le nuove alette? Non hanno fatto una grandissima differenza, ma sono comunque positive».
Sembra riproporsi, dunque, il duello con la Honda, se è vero che proprio oggi, dopo due giorni nelle retrovie, Marc Marquez e Dani Pedrosa hanno iniziato a scoprire le carte: il campione del mondo è balzato al secondo posto (+0”138 in 85 giri) e il compagno di squadra si è piazzato quarto (+0”210).
Un altro protagonista dell’appuntamento malese è stato però Andrea Iannone: lunedì quinto, ieri miglior tempo e oggi, vittima di due scivolate fortunatamente senza conseguenze, solo undicesimo. «Sono stati test positivi oltre ogni aspettativa, al di là delle due mie banali cadute - racconta l’ex ducatista - Avrei messo la firma per una situazione del genere all’inizio di quest’avventura con la Suzuki. Una caduta è arrivata mentre provavo la nuova gomma anteriore. Era interessante capire dove fosse il limite per cui, anche se sentivo la moto in crisi, ho continuato a spingere proprio per vedere dove potessi arrivare. Il telaio, inoltre, è perfetto. Dobbiamo migliorare alcuni dettagli di elettronica. Ma abbiamo lavorato esclusivamente in ottica gara, sul passo. Non abbiamo mai usato un pneumatico da tempo per cercare un crono veloce».
Prossimi test a Phillip Island dal 15 al 17 febbraio.