Delta Informatica, per Moncada distorsione alla caviglia
All'indomani della sconfitta rimediata a Pesaro in gara-1 della semifinale playoff, la Delta Informatica Trentino è già proiettato alla rivincita in programma domenica alle 17, quando le gialloblù saranno obbligate ad ottenere un successo per allungare la serie alla decisiva bella in terra marchigiana. La prima notizia, quella buona, riguarda l'impianto di gioco: la società del presidente Roberto Postal ha infatti ottenuto la deroga per poter affrontare la partita interna di semifinale nel proprio palazzetto di Sanbàpolis (sempre alle ore 17), evitando così di dover traslocare al PalaTrento, come era invece accaduto nella passata stagione.
La brutta notizia riguarda invece le condizioni fisiche di Elisa Moncada: l'alzatrice della Delta Informatica Trentino, costretta a lasciare il campo nella fase centrale del terzo set del match di ieri, ha infatti rimediato una distorsione alla caviglia, appoggiando male il piede a terra dopo essersi scontrata con una compagna cercando di difendere un pallone. Nelle prossime ore la situazione verrà monitorata con attenzione dallo staff medico trentino, con l'obiettivo di fare il possibile per provare a recuperare la giocatrice in vista della partita interna di domenica.
«Di tempo a disposizione, purtroppo, non ce n'è molto – spiega il tecnico della Delta Informatica Trentino, Ivan Iosi – ma faremo di tutto per provare a consentire ad Elisa di non dover saltare una sfida così importante, alla quale ovviamente tiene moltissimo. Al momento credo che le possibilità di averla a disposizione siano attorno al 50% ma sarà importante vedere come risponderà la caviglia nelle prossime ore. A Pesaro abbiamo pagato dazio in termini di stanchezza fisica e mentale dopo la faticosa serie con Marignano e non abbiamo saputo esprimere il nostro consueto gioco al cospetto di una squadra che ha invece offerto un'ottima pallavolo. Cercheremo di fare tesoro degli errori commessi e di ritrovare brillantezza in vista di gara-2, dove sono convinto che la squadra possieda i mezzi per offrire una prestazione di ben altro livello».