Sabatini, mission impossible: portare Conte all'Inter
Riportare l’Inter a vincere: è la mission di Walter Sabatini, da oggi ufficialmente coordinatore dell’area tecnica del Suning che, dopo aver esonerato Stefano Pioli, ha scelto lui come punta di diamante di un gruppo dalle grandi ambizioni. Un mago delle plusvalenze, un profilo prestigioso, un uomo di carattere per ripartire dopo una pessima annata. Farà la spola tra la Cina e l’Italia, per gestire e supervisionare lo Jiangsu Suning ma soprattutto l’Inter e riferire alla famiglia Zhang. «Sarà coinvolto in tutte le operazioni di management - spiega dalla Cina l’amministratore delegato dell’Inter Liu Jun - dai trasferimenti, alla gestione dello staff tecnico e delle giovanili».
Pieni poteri per rilanciare le due società di proprietà di Suning. Un annuncio a sorpresa, ma pianificato da tempo tanto che questa mattina Sabatini, a Nanchino, si presenta alla stampa cinese. «Ho accettato con grande entusiasmo l’invito di Suning.
La cosa più importante - dice - sarà quella di migliorare la situazione sia dello Jiangsu che dell’Inter. Non voglio che i due club siano separati. Le due squadre devono essere sinergiche e molto vicine». Nonostante inizialmente l’Inter abbia smentito che si sarebbe occupato anche del club nerazzurro, è lui stesso a spiegare il suo ruolo: «I problemi dell’Inter saranno quelli dello Jiangsu, dovremo essere una grande famiglia e un grande gruppo di lavoro. Se l’Inter vince e lo Jiangsu perde non sarà un bel weekend, dobbiamo puntare al grande slam domenicale».
Sabatini parla dal palco, in prima fila Steven Zhang ormai da mesi in pianta stabile a Milano, gli occhi del padre Jindong nel controllare la gestione dell’Inter. Il Suning da tempo pensava ad un dirigente italiano di grande profilo ed è stato scelto Sabatini. «Non è la prima volta che vengo in Cina - racconta l’ex ds della Roma - ma la seconda. La prima volta ci sono venuto di nascosto. Io sono un uomo ambizioso e mi rendo conto dell’impegno che mi è stato affidato».
Sabatini sarà interpellato sia nella scelta del prossimo allenatore nerazzurro e che nella trattative di mercato. Nelle prossime settimane si capirà meglio il suo ruolo e come cambieranno gli equilibri nella dirigenza nerazzurra. L’arrivo di Sabatini può avvicinare quello di Antonio Conte, visti gli ottimi rapporti tra i due e perchè già ai tempi della Roma, Sabatini aveva scelto il tecnico del Chelsea come sostituto di Rudy Garcia. Il passato comune in giallorosso, però, rafforza anche l’ipotesi Luciano Spalletti pronto a lasciare la capitale. Valutazioni che saranno fatte nei prossimi giorni, la rivoluzione di Suning è appena iniziata.