C'è anche la Juve dietro al gran rifiuto di Donnarumma
Con indosso la maglia dell’Italia e nella testa non pochi tormenti che lo spingono sempre più verso la decisione di espatriare, Gianluigi Donnarumma si prepara al debutto all’Europeo Under 21 in Polonia. Fin da domani, contro la Danimarca, i fari saranno puntati tutti su di lui, il diciottenne che ha rifiutato i 5 milioni a stagioni offerti dal Milan per prolungare il contratto e ora si trova al centro di un caso di mercato, conteso da Real Madrid e Juventus, con il club rossonero che invece rischia di perdere il giocatore fra un anno a parametro zero.
In Polonia ogni parata, ogni sguardo, ogni errore di Donnarumma sarà osservato con la lente d’ingrandimento, letto con il filtro del gran rifiuto e inevitabilmente commentato a ripetizione sui social, dove da giorni abbondano insulti e ironie sulla decisione presa dal giocatore. Offese estese al suo agente Mino Raiola, demonizzato dai tifosi più critici, ma anche alla famiglia del portiere. In questi giorni, Donnarumma ha cercato di isolarsi, colpito dalle dosi di veleno arrivate non solo via social. Nell’immaginario collettivo non è più considerato il Gigio giovane fenomeno, che ha bruciato una tappa dopo l’altra, dall’esordio in Serie A nemmeno diciassettenne, a quello in Under 21 prima della maggiore età e nella Nazionale dei grandi subito dopo. Il ragazzo però è convinto della scelta, professionale e di vita, in cui hanno influito una fiducia non granitica nel progetto cinese, nonchè alcuni atteggiamenti e tempistiche con cui i dirigenti milanisti hanno voluto gestire la trattativa. Il tempo dirà se ha avuto ragione o si pentirà come è successo ai vari Kakà e Schevchenko.
Concentrato sull’Europeo, Donnarumma ora non deve farsi distrarre dai pensieri sul futuro, che difficilmente gli riserverà una stagione da confinato al Milan, soluzione poco conveniente anche per la società. Le sue prestazioni potrebbero influenzarne il valore di mercato, che in caso di rinnovo sarebbe stato probabilmente superiore ai 57 milioni di euro fissati dal Leicester per Schmeichel e invece ora è inevitabilmente sceso.
La Juventus si è fatta avanti («Non possiamo non provarci» ha ammesso Marotta) riaprendo il progetto di trasformarlo nell’erede di Buffon. Ma gli strascichi social e mediatici di questa vicenda pare stiano facendo propendere il portiere per l’idea di giocare all’estero. C’è la fila delle big d’Europa, dal Psg al Manchester City, ma il Real Madrid è in testa: a Raiola ha già presentato un’offerta solida, 6 milioni di euro a stagione, e al Milan potrebbe proporre 20-30 milioni più Navas.
Una soluzione che aiuterebbe Fassone e Mirabelli a mettere più di una pezza al mancato rinnovo, con una notevole plusvalenza e l’ingaggio del portiere campione d’Europa.
Intanto il Milan valuta anche altre soluzioni per la porta, a iniziare da Perin del Genoa, senza per il momento escludere lo juventino Neto, Sirigu del Psg, Reina del Napoli e Consigli del Sassuolo.