Fabio Aru stacca Froome e gli sfila la maglia gialla
Con un attacco negli ultimi trecento metri della tappa sui Pirenei, da Pau a Peyragudes, lunga 214,5 chilometri, Fabio Aru, terzo all’arrivo, sfila la maglia gialla a Chris Froome e diventa leader del Tour de France.
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Nella nuova classifica generale della corsa a tappe francese, Fabio Aru adesso ha un vantaggio di 6« su Chris Froome (di cui 4’’ di abbuono), di 25’’ sul francese Romain Bardet e di 35’’ sul colombiano Rigoberto Uran.
L’irlandese Daniel Martin è quinto, l’inglese Simon Yates sesto a 1’41’’ e lo spagnolo Mikel Landa a 2’55». Completano la top ten il colombiano Nairo Quintana a 4’01’’, l’australiano George Bennett a 4’04’’ e il sudafricano Louis Meinttjes a 4’51’’.
Dal 2014, dai tempi della vittoria conquistata al Tour da Vincenzo Nibali, un italiano non indossa la maglia gialla. La 12ª tappa odierna è stata vinta dal francese Romain Bardet, che ha rimontato negli ultimi metri, dopo il micidiale scatto di Aru, che ha messo in difficoltà Froome.
«Nella vita bisogna provarci. Io oggi ho provato ad attaccare a 350 metri dall’arrivo, lo strappo era veramente duro ma è andata bene. Vestire la maglia gialla è un’emozione incredibile, forse la più bella per un ciclista». Così, ai microfoni di RaiSport, Fabio Aru.
«Mi mancava questa maglia. Avevo indossato quella di leader al Giro e alla Vuelta ma mai qui. La corsa è ancora lunga: questo risultato è comunque molto importante. La squadra sta facendo tanto per me: questa maglia è dedicata a loro. Mi spiace per il ritiro di Cataldo e per i problemi che hanno condizionato oggi Fuglsang ma siamo sempre un grande team. È stata una giornata molto difficile, con la pioggia per buona parte del percorso. Complimenti a Bardet per la vittoria di oggi», ha aggiunto Aru.
A ruota ha parlato il suo massaggiatore, Cristian Valente. «Grande soddisfazione. Questa maglia gialla la merita Aru ma anche il team e tutti noi che siamo qui con Fabio. Ora bisogna mantenere i piedi per terra. Andiamo avanti così», ha detto Valente.