Il Dro elimina il Trento nel derby di Coppa Italia

di Daniele Ferrari

Va al Dro Alto Garda il derby di Coppa Italia contro il Trento, apparso superiore nelle individualità, ma ancora alla ricerca dei giusti equilibri e schemi di gioco. La squadra droata di mister Michele Ischia, pur giocando per oltre mezz'ora in inferiorità numerica (espulso Tobanelli) si è mossa in campo con molta accortezza e concentrazione, e con il gol dell'ivoriano Karamoko, realizza un'impresa sportiva che resterà tra le pagine più belle della società del presidente Loris Angeli.

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Il Dro Alto Garda conferma la sua difesa a quattro, ma con Karamoko spostato al centro del pacchetto arretrato in coppia con Tobanelli, mentre Allegretti e Grossi agiscono sulle fasce.
Formazione confermata invece per il Trento con mister Vecchiato che si affida al tridente offensivo con Lelli al centro affiancato da Duravia e Lillo. Al 2' minuto è proprio Lillo (ex Seregno) a finire in fuorigioco, mentre sul versante opposto è il giovane palermitano Mauceri ad essere fermato al limite.

Il Trento prova a spingere sulle fasce, ma al 12' il tiro di Lillo è allontanato da Karamoko. Il Trento si procura al 14' una punizione dai 24 metri con Lillo che appoggia per Lella (in arrivo dal Lumezzane), ma il suo tiro è respinto in scivolata Ettahiri. Dopo un primo quarto d'ora di attesa il Dro prova a spingere collezionando un primo angolo, ma sulla battuta nessun attaccante è pronto allo stacco. Al 21' è invece Ettahiri a rubare palla al limite dall'area, ma il suo tiro è smorzato dalla difesa aquilotta. Con il Trento che fatica ad innescare le sue punte il Dro si rende ancora pericoloso al 27' con Casolla anticipato all'ultimo. Al 33' è la squadra droata a collezionare l'azione più pericolosa con lo scambio in velocità tra Casolla e Melchiori, ma sul traversone del bolzanino nessun compagno è pronto alla deviazione vincente.

Al 39' è Casolla a provare il colpo di testa, ma sventa senza difficoltà l'estremo trentino Cuoco.
L'ultima azione pericolosa del primo tempo è di Lillo, ma il suo diagonale è respinto dalla difesa droata. Nella ripresa il Trento si rende subito pericoloso con una punizione di Duravia respinta dalla difesa, mentre il successivo tiro di Cascone è deviato in angolo. Il Dro non ci sta e colleziona un paio di calci d'angolo, sui quali la difesa trentina libera senza affanni. Per mister Vecchiato è già tempo di cambi con Rippa (vivaio della Vipo) che prende il posto di Toscano. Subito dopo è il droato Casolla, tutto solo davanti alla porta, ad essere fermato per un dubbio fuorigioco, mentre sul fronte opposto Lillo non trova lo spiraglio giusto con un forte diagonale dal limite. Al 11' mister Ischia si affida al classe 2000 Corradini (vivaio del Dro) e Ajdarovski per Allegretti e Mauceri.

Al 13' è il trentino Lella a sfiorare di testa il secondo palo, mentre sulla ripartenza Ettahiri (uno dei migliori in campo) è atterrato in area in modo dubbio, e le proteste costano l'espulsione diretta a Tobanelli. Il Trento inserisce Ferraglia e Bacher cercando si fruttare la superiorità numerica, mentre il Dro arretrata in difesa Bertoldi ed inserisce Ruaben in mezzo al campo. Se al 21' il gol di Lella è annullato per fuorigioco, il Dro trova invece il gol partita alla mezz'ora grazie al tocco sottomisura di Karamoko su angolo del neo entrato Giacco.

La risposta del Trento è rabbiosa quanto poco incisiva (sotto un cielo sempre più minaccioso), con Lillo e Furlan che ci provano dalla distanza, mentre il palo si oppone alla conclusione di Lella. Nonostante sei minuti di recupero il risultato non cambia più, con Bacher che al 48' spedisce a lato l'ultima occasione utile. Il ritorno del Trento nel calcio interregionale è da dimenticare, mentre il Dro Alto Garda (pur ancora incompleto) passa il turno di Coppa Italia ed affronterà domenica a Verona la Virtus Vecomp.

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