Matteo Trentin record: quattro vittorie alla Vuelta
Christopher Froome, trionfatore ieri alla 72esima Vuelta a Espana, guadagna otto posizione e si attesta in seconda posizione nella classifica individuale dell’Uci World Tour. Il britannico del Team Sky, con un totale di 3452, è ora alle spalle del solo olimpionico belga Greg Van Avermaet (Bmc), sempre leader a quota 3582. Scivola di un gradino ed è terzo il vincitore del Giro2017, l’olandese della Sunweb Tom Dumoulin (2545). Lo spagnolo Alberto Contador (Trek-Segafredo), che ieri ha detto addio all’attività agonistica, scala quattro posti ed è nono con 1987 punti. Il migliore degli italiani è Vincenzo Nibali: il siciliano della Bahrain-Merida, secondo nella classifica finale della Vuelta, fa un balzo di 24 posizioni ed è quattordicesimo (1696); Diego Ulissi (Uae Emirates), primo ieri al Gp di Montreal, sale di 29 gradini ed è ventunesimo (1197).
Fa ancora meglio Matteo Trentin: il trentino della Quick-Step Floors, che ieri a Madrid ha colto il suo quarto successo di tappa alla Vuelta, guadagna 62 posizioni ed è 58esimo con 677 punti. Cambio della guardia in testa al ranking per squadre, con la britannica Sky (12199 punti) che scavalca la belga Quick-Step Floors (11803); terza l’americana Bmc (10429).
Trentin, che l’anno prossimo lascerà la Quick-Step Floors per la Orica-Scott, nel club ristrettissimo dei corridori capaci di alzare le braccia al cielo in tutti e tre i Grandi Giri, sfrutta il gran lavoro dei suoi con uno sprint di rara potenza che annichilisce il francese Lorrenzo Manzin (Fdj) ed il danese Soren Kragh Andersen (Sunweb), rispettivamente secondo e terzo (ottavo l’altro azzurro Sacha Modolo). Peccato che, nonostante le 4 vittorie alla Vuelta, gli sia sfuggita la maglia verde di leader della classifica a punti, vinta sempre da Froome.
Matteo, deluso?
«Sembra uno scherzo non avere la maglia verde con quattro vittorie, ma è così - risponde a caldo Matteo Trentin, che si è guadagnato di diritto la fascia di capitano nell’Italbici per i Mondiali di Bergen -. L’ha vinta però un grande campione, non uno sconosciuto,e Chris me l’aveva detto che l’avrebbe difesa».
La Quick-Step Floors ha fatto l’impossibile per condurla alla vittoria.
«La squadra è stata grande ed io ho finalizzato un lavoro cominciato quando siamo entrati nel circuito. È molto bello vincere qui».
Quattro vittorie era più di quanto sperasse all’inizio?
«Naturalmente sì. Penso di aver fatto molto di più di quello che tutti pensavano. C’erano solo due volate nella Vuelta di quest’anno e io le ho vinte tutte due. Poi altre due tappe. Anche qui a Madrid è andato tutto perfettamente a parte Froome. Peccato, però ragazzi sono stati eccezionali, ora festeggeremo adeguatamente».
Quest’anno sembra un altro corridore rispetto al passato, o no?
«Ho trovato nella testa più che nelle gambe la convinzione e l’istinto che avevo perso negli anni. Ora sono molto più tranquillo in corsa e questo fa la differenza».