Un'ovazione per i giganti della Dolomiti Energia
La promessa presidenziale è piuttosto pesante: «Ci vedremo ancora qui a fine giugno». Allo stesso tempo, pur non sfiorando alcun termine «scaramanticamente» delicato, è piuttosto esplicita: perché se squadra e tifosi si dovessero davvero ritrovare in piazzetta Lunelli dopo metà giugno e non prima, la cosa avrebbe effettivamente un significato importante. Meglio: storico.
Del resto quella bandierina tricolore da cucirsi sul petto la Dolomiti Energia la stagione scorsa l’ha mancata veramente di poco. Certo ogni annata non può essere per forza di cose uguale a quella precedente; certo Milano ben difficilmente ripeterà gli errori dell’anno scorso; certo tutti gli avversari ora contro Trento giocheranno con il coltello tra i denti... ma è pur sempre vero che la Dolomiti Energia sarà ai nastri di partenza del nuovo campionato come squadra Vicecampione d’Italia. E - almeno sulla carta - rinforzata. A livello di carriera universitaria Chane Behanan vale Dustin Hogue e forse anche più, mentre Jorge Gutierrez, al netto della stessa attitudine difensiva di Aaron Craft, ha in più una discreta esperienza Nba. Senza contare che quest’anno la squadra è più lunga e coperta. Teoria che andrà verificata sul campo, ma intanto è lecito (per una sera, almeno) sognare.
«Non lasceremo nulla d’intentato - l’arringa del presidente Luigi Longhi - l’Aquila sarà sempre protagonista». Parole che sono suonate come musica alle orecchie dei 3-400 tifosi presenti ieri sera in piazzetta per la presentazione della Dolomiti Energia 4.0. «Un modello di società - ha detto nel suo lapidario intervento il sindaco Alessandro Andreatta - che ogni mio collega vorrebbe avere nella sua città».
Un evento bianconero a 360 gradi, con la presentazione di tutte le giovanili aquilotte, l’esibizione acrobatica su due ruote dei ragazzi di CentOne e concluso con il bagno di folla per Forray e compagni. A proposito, è stata ancora una volta per il capitano l’ovazione maggiore alla «chiama» dello speaker. Non un giocatore, Toto, non un capitano, ma una vera e propria istituzione per questa squadra. «Sarà un anno lungo - ha promesso il “gaucho” - e avremo ancora più bisogno dei nostri tifosi». Già a partire da sabato prossimo, quando al PalaTrento per l’anticipo della prima di campionato arriverà la «risorta» Virtus Bologna. Una partita alla quale, però, l’Aquila si presenterà non al completo: la lesione all’adduttore lungo della coscia sinistra subìta da Jorge Gutierrez sabato sera nella semifinale di Supercoppa lo obbligherà infatti a stare a riposo per un paio di settimane. Oltre al debutto contro la Virtus il messicano salterà probabilmente anche la trasferta a Venezia sul campo dei padroni d’Italia.
Da oggi la squadra torna in palestra, «caricata» dall’affetto che i fan le hanno trasmesso a suon di selfie, sorrisi e battimani. Oltre al capitano, particolarmente «calde» le ovazioni per Dominique Sutton (a cui il tifoso Daniele Sartori ha consegnato ufficialmente la maglia numero 2, scelta dopo il sondaggio estivo) e per Shavon Shields, oltre che per il «beniamino di casa» Luca Lechthaler. Una «passionaccia» che ha contagiato anche l’assessore allo sport Tiziano Uez: «Se 10 anni fa mi avessero detto che sarei andato ogni 15 giorni al palazzetto a vedere il basket non ci avrei creduto. Invece è lo sport che mi appassiona di più... dopo la Juventus». Poco importa, in fondo sempre di bianconero si tratta.