Ferrari, Marchionne da Rovereto: «A Sepang tra sogni e rimpianti»
Cinque Gran Premi prima della fine della stagione 2017 per poter sognare ancora il ritorno del Mondiale piloti a Maranello dopo 10 anni di assenza con la consapevolezza d’aver perso due grandi occasioni, a Singapore e Sepang.
La Ferrari vola via dalla Malesia con la sensazione che nulla è perduto grazie alla super rimonta di Sebastian Vettel riuscito a ridurre i danni nel Gp malese nonostante partisse dall’ultima posizione sulla griglia di partenza.
Ora il distacco in classifica tra il pilota tedesco e il leader del campionato Lewis Hamilton è di 34 punti: inglese della Mercedes che sperava di mettere in cassaforte il suo quarto titolo, ma che dovrà continuare a lottare fin dalla prossima gara a Suzuka su un circuito «a tutto motore» in teoria più favorevole alle Mercedes.
A enfatizzare le occasioni perse dalla Ferrari ci ha pensato oggi, dopo aver ricevuto a Rovereto la laura honoris causa in ingegneria industriale dall’Università di Trento, il presidente della Ferrari Sergio Marchionne secondo cui la Rossa a Sepang era più forte di tutti: «Parliamo di cose sicure. Che ieri le due Ferrari potessero battere tutti è un fatto indiscusso - tuona il numero uno della scuderia di Maranello - e che potesse accadere anche a Singapore è un fatto indiscusso. Il fatto che abbiamo avuto problemi con i propulsori - ha aggiunto il numero uno del Cavallino Rampante - ha a che fare con due cose: abbiamo una squadra molto giovane e la qualità della componentistica non è al livello necessario per un’auto da gara. Stiamo intervenendo».
Primi problemi di affidabilità che la Rossa dovrà affrontare subito ed a fondo, in particolare dopo l’ennesimo episodio sfortunato per la Rossa a Sepang, lo scontra dopo il traguardo tra la vettura di Vettel e la Williams di Lance Stroll che potrebbe aver danneggiato il cambio e la power-unit della SF70H del pilota tedesco: «È quasi una “fortuna” - ha proseguito il presidente della Ferrari - che non ci sia successo nulla fino adesso. Ora ci stiamo riguardando tutta la filiera e facendo dei cambiamenti organizzativi. Avere questi problemi qua in gara - ammette Marchionne - ti rompe. Se ti succede a casa di spaccare un motore, vabbè, ma fare una figura così, avere una macchina in seconda posizione e non vederla in griglia, è veramente da tirarsi i capelli».