Moscon di nuovo nei guai Accusato da un collega
Gianni Moscon di nuovo nell’occhio del ciclone. Dopo la frase razzista diretta al ciclista francese di colore Kevin Reza (Fdj) questa primavera al Giro di Romandia con la conseguente sospensione di sei settimane decretata dalla sua squadra, la Sky, dieci giorni fa c’era stata la squalifica dall’ordine di arrivo del Mondiale per aver ricevuto un traino dall’ammiraglia azzurra.
Ora un nuovo «caso» ha interessato l’atleta di Livo. Sebastien Reichenbach - anche lui (guarda caso) corridore della Fdj - ha detto in un’intervista di aver denunciato Gianni Moscon all’Uci e alla giustizia italiana dopo la caduta durante la Tre Valli Varesine di martedì.
L’atleta svizzero ha spiegato di voler procedere contro Moscon «perché mi ha buttato volontariamente per terra». Questo, almeno, è quello che Reichenbach ha raccontato al quotidiano svizzero «Le Nouvelliste». Nella caduta durante la Tre Valli Varesine Reichenbach ha riportato la frattura del gomito e alcune microfratture all’anca e dovrà essere operato. «È stato un gesto volontario - accusa -. D’altro canto, diversi corridori hanno visto dal vivo la scena e sono pronti a testimoniare in mio favore». Riguardo il comportamento di Moscon ha raccontato che «si è gettato deliberatamente contro di me. Eravamo in discesa e l’incidente avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi. La mia squadra, la Fdj, mi ha incoraggiato a presentare la denuncia e mi sosterrà».
Moscon, ancora l’altra sera, appena venuto a conoscenza del fatto che la Fdj lo incolpava della caduta e della frattura di Reichenbach, aveva replicato da un lato facendo gli auguri di pronta guarigione allo svizzero, ma dall’altro sottolinenando la sua estraneità ai fatti. «Io non c’entro nulla - aveva detto -. Eravamo in un tratto di buche e a Reichenbach sono scivolate le mani dal manubrio».
Un tentativo di «chiudere la vicenda» che allo svizzero evidentemente non è piaciuto, vista la decisione di procedere con una doppia denuncia.
Addirittura Reichenbach si avventura in una interpretazione del tutto personale sull’episodio della Tre Valli Varesine. «Si tratta evidentemente di un regolamento di conti per il tweet durante il Giro di Romandia - spiega al giornale svizzero - che ha portato alla sospensione da parte della sua squadra».
Il riferimento - e qui si torna al caso di questa primavera - è all’episodio della frase razzista nei confronti di Reza, che era venuto alla luce proprio per via di un tweet di Reichenbach («Sono scioccato per aver sentito usare tra i professionisti ancora delle frasi razziste»). Insomma, secondo lo svizzero, Moscon martedì avrebbe voluto vendicarsi «anche se - spiega Reichenbach - io non avevo fatto il suo nome…».