MotoGp, torna a casa il guanto di Marco Simoncelli
È «tornato a casa», dopo sei anni, uno dei guanti, il sinistro, indossati da Marco Simoncelli a Sepang, nella sua ultima gara. A riconsegnarlo ai genitori del «Sic», una ragazza malese al termine delle sfide sul circuito asiatico della scorsa settimana. Il fatto, è raccontato dal babbo del pilota romagnolo, Paolo, nel suo blog sul sito della «Squadra Corse Sic 58».
Parlando della trasferta in Malesia, il padre di Simoncelli spiega che «io e mamma Rossella arriviamo in aeroporto previa telefonata, timidamente ci si avvicina una ragazza. Ci racconta una storia, di come si è data da fare per comprare un guanto di Marco da un commissario di gara, un guanto usato da lui. Tanti ragazzi - scrive - ci raccontano le storie più improbabili di come riescono ad aggiudicarsi i cimeli dei loro idoli... solo mi sto chiedendo perchè un guanto? Li vendono in coppia di solito».
Poi, argomenta ancora Paolo Simoncelli, «tira fuori un guanto sinistro, aveva le mani grandi, lo riconosciamo subito. La abbraccio. Ce lo lascia, lo guardo è proprio quello che mancava all’appello, il destro è già a casa. Un abbraccio tra sconosciuti io non parlo bene la sua lingua ma credo di averle trasmesso il mio riconoscimento per questo suo prezioso gesto. Immagino le mille peripezie di questo guanto. Sono passati sei anni. Siamo tornati qui in Malesia e ci è stato restituito il guanto che Marco perse proprio quel giorno, nella sua ultima gara, e poi dicono che non è destino. Un gesto particolare - conclude - assurdo e meraviglioso, quanto l’essere di nuovo qui con una squadra corse intitolata a lui».