Nuovo tonfo della Diatec Verona sbanca il PalaTrento
Diatec Trentino-Calzedonia Verona 1-3 (21-25, 21-25, 25-17, 22-25)
Diatec Trentino-Calzedonia Verona 1-3
(21-25, 21-25, 25-17, 22-25)
DIATEC TRENTINO: Vettori 3, Hoag 3, Eder 8, Giannelli 2, Lanza 13, Zingel 8, De Pandis (L); Kovacevic 13, Kozamernik, Teppan 9, Cavuto. N.e. Partenio. All. Angelo Lorenzetti.
CALZEDONIA: Maar 13, Birarelli 2, Spirito 3, Jaeschke 15, Pajenk 9, Stern 14, Pesaresi (L); Marretta, Grozdanov 2. N.e. Mengozzi, Paolucci, Frigo, Manavi. All. Nikola Grbic.
ARBITRI: Venturi e Braico di Torino.
DURATA SET: 29’, 29’, 24’, 29’; tot 1h e 51’.
NOTE: 3.277 spettatori, per un incasso di 22.699 euro. Diatec Trentino: 7 muri, 7 ace, 20 errori in battuta, 8 errori azione, 45% in attacco, 46% (32%) in ricezione. Calzedonia: 12 muri, 6 ace, 22 errori in battuta, 6 errori azione, 44% in attacco, 51% (26%) in ricezione. Mvp Maar.
La Diatec Trentino recupera Kovacevic, a cui però Lorenzetti preferisce ancora una volta Hoag in starting six, in diagonale a Lanza; regolarmente in campo invece l’altro fresco ex di turno Zingel che agisce al centro in coppia con Eder. Giannelli in regia, Vettori opposto e De Pandis libero gli altri giocatori che completano la formazione titolare. La Calzedonia Verona risponde con Spirito al palleggio, Stern opposto, Jaeschke e Maar schiacciatori, Birarelli e Pajenk centrali, Pesaresi libero. L’avvio è nel segno dell’equilibrio; al break point di Stern (5-7), risponde Hoag con due attacchi consecutivi (9-8); in seguito è Vettori a fare la voce grossa in battuta creando il primo vero divario (11-8). Il time out di Grbic chiarisce le idee alla sua squadra, perché alla ripresa i servizi di Jaeschke e gli attacchi di Stern costruiscono la parità a quota 13. Sull’onda dell’entusiasmo la Calzedonia non smette più di realizzare break point e si porta addirittura sul +5 (13-18, con lo statunitense a segno anche con due ace diretti) approfittando delle difficoltà in ricezione e di conseguenza in fase di cambiopalla dei padroni di casa. Lorenzetti ha finito i time out a disposizione ed inserisce allora Kovacevic (al rientro) al posto del martello canadese; Trento prova a reagire (16-19, errore di Birarelli, e 19-21, ace di Vettori) ma poi deve cedere per 21-25 sotto i colpi del solito Jaeschke.
Nel secondo set la Diatec Trentino, con Kovacevic ancora in campo, parte a spron battuta con servizio ed attacco, guadagnando subito un paio di punti di margine (6-4, 10-8) anche grazie ad una maggiore presenza a rete di Eder. Pure in questo caso però gli scaligeri a metà set si rifanno sotto (12-12); il sorpasso arriva sul 16-18 con Jaeschke di nuovo mortifero al servizio. Verona si esalta fra muro e difesa e allunga ancora (17-21) quando Vettori e Lanza vengono fermati a ripetizione; è lo spunto decisivo perché poi i gialloblù non recuperano più (20-23 e 21-25).
Nel terzo set Lorenzetti conferma in campo Teppan (dentro al posto di Vettori nella seconda metà del precedente parziale) ed inverte gli schiacciatori alla ricerca di una maggiore fluidità nella propria fase di cambiopalla, che effettivamente diventa più efficace. Trento regge bene il ritmo sin dall’inizio e poi accelera con lo stesso Uros (8-6, 10-7); il serbo ha il braccio mancino caldo e a suon di attacchi firma quasi da solo il +5 (13-8), che poi diventa +6 quando lui stesso ferma a muro Stern (16-10). La Calzedonia si innervosisce, sbaglia tantissime battute (20-14) e i locali ne approfittando per avvicinarsi ad ampie falcate alla vittoria del parziale che riapre la sfida (25-17), sempre guidati dal solito Kovacevic.
Nella quarta frazione la contesa sui binari del punto a punto, con entrambe le squadre abili a tenersi strette il cambiopalla, almeno sino all’11-11, poi l’errore di Zingel e il muro di Spirito su Lanza creano il primo vero break (11-14). Lorenzetti interrompe il gioco due volte nel giro di pochi secondi ma la musica non cambia, anzi il disavanzo aumenta (12-17, 12-19) con un Maar sempre più scatenato al servizio. Teppan prova a risvegliare i suoi (14-19), ma è troppo tardi: Verona fiuta il pericolo, si tiene stretta parte del cospicuo vantaggio (15-21, 20-23) e chiude i conti già sul 22-25 (errore al servizio di Kovacevic dopo un ace).