L'Inter resiste alla Juventus
Ci dispiace disturbare il sonno eterno del povero Shakespeare e fare la solita citazione «Tanto rumore per nulla», ma Juve e Inter ce l'hanno proprio strappata. In verità, si è vista più Juve che Inter, ma gol niente (la Juve aveva segnato per 44 gare di seguito) e i bianconeri sono rimasti a digiuno davanti alla forte difesa nerazzurra. Nel primo tempo, una traversa di Mandzukic e un salvataggio sulla linea di Miranda su tentativo dello stesso croato.
Poi nella ripresa si è vista una Juventus più pericolosa. Il tecnico bianconero nella ripresa ha fatto entrare Dybala. Ma non è bastato. È stata la partita delle difese. È così finita alla pari la seconda sfida al vertice stagionale.
Dopo il Napoli, la Juventus si è fermata davanti all'Inter che le stava (e le è rimasta) davanti in classifica. Adesso potrà tornare in vetta la squadra di Sarri, se vincerà contro la Fiorentina. Insomma, la matassa si fa sempre più intricata, ma la squadra di Allegri è sempre lì e sta dimostrando di essere all'altezza dei suoi avversari più agguerriti. Anche l'Inter, dopo il pareggio del San Paolo, ha dimostrato tutte le sue potenzialità sul campo dei campioni in carica.
Ci dispiace per chi ama i contorsionismi tecnici, ma ci è parso che, cercando di annullare i facitori di gioco (Pjanic e Borja Valero, per fare due nomi non a caso), Inter e Juve hanno svelato i loro piani: non esporsi in attesa degli eventi. E anche se l'Inter ha cercato il giro-palla iniziale, gli esterni Candreva e Perisic hanno visto pochi palloni, Icardi nessuno. Diciamo che De Sciglio e Asamoah hanno chiuso i varchi sulle corsie e Benatia ha bloccato le velleità del cannoniere nerazzurro, Quando ha cominciato a giocare la Juve, Cuadrado ha cercato di vitalizzare il gioco sulla destra, ma in definitiva nel corso del primo tempo ci sono state solo occasioni da gol, protagonista Mandzukic. La prima, al 9', quando Cuadrado ha messo da destra una palla, il croato ha tirato di destro, Handanovic ha respinto e ancora Mandzukic in tuffo di testa ha indirizzato verso la porta vuota: Miranda ha rinviato nei pressi della linea.
La seconda opportunità per la Juve al 45': da destra De Sciglio, colpo di testa di Mandzukic e palla respinta dalla traversa. Per il resto, fuffa. L'Inter si è fatta vedere in avanti con una incursione di Candreva sulla destra, vanificata da Chiellini. Poi, qualche robetta di Brozovic, un tiro di Khedira deviato. Higuain? Ignorato. Troppo poco per una partita che, stando a quanto avevamo scritto alla vigilia, avrebbe dovuto essere la summa di tutte le bellezze pallonare. La ripresa per un bel pò ha presentato le stesse caratteristiche della prima parte della gara: Mandzukic non ha sfruttato un'occasione su una palla «a sorpresa» arrivatagli addosso, poi è stato anticipato da D'Ambrosio davanti alla porta.
Il croato ha cercato la porta, dopo una giocata fantastica di Higuain, ma ha trovato...Handanovic. Su una incursione di Icardi, gli interisti hanno protestato per un mani involontario di Benatia in area. Il primo tiro di Higuain è stato centrale e innocuo. La Juve è parsa più determinata, sotto la guida di Pjanic. Un salvataggio di Handanovic su tentativo di autogol di Perisic, un fallaccio di Santon su Cuadrado (l'interista ha avuto la peggio, dentro Dalbert) hanno fatto intuire che qualcosa era cambiato in campo. Khedira da destra ha visto il suo destro basso deviato dallo stesso Dalbert. Visti i cedimenti dei suoi, Spalletti ha fatto entrare Gagliardini per Candreva. Un siluro di Asamoah è stato parato a terra da Handanovic. Sull'altro fronte, girata di Brozovic alta. Allegri al 30' ha calato l'asso Dybala al posto di Khedira. È stata l'Inter, negli ultimi minuti a insidiare la difesa bianconera: un tiro di Brozovic basso, di sinistro, è finito fuori di poco. Sono entrati Eder (Icardi) e Bentancur (Pjanic), per il rush finale. Ma non è successo niente.