Il Milan batte il Bologna 2-1 Prima vittoria per Gattuso
Una doppietta di Jack Bonaventura fa respirare il Milan di Rino Gattuso alla sua prima vittoria da quando ha preso il posto in panchina di Vincenzo Montella. In un Meazza congelato con fiocchi di neve a sprazzi, i rossoneri battono il Bologna 2-1 (1-1) nel posticipo della 16/a giornata della Serie A. Apre le marcature Bonaventura al 10' pt, bel pari di Verdi al 23' pt, decide di nuovo Bonaventura al 31' st. Con i tre punti conquistati questa sera il Milan si porta al settimo posto a quota 24 punti.
Gattuso "strada ancora lunga, difesa da migliorare" - "Dobbiamo ancora migliorare, specie in difesa, perché il Bologna ci ha messo in difficoltà. Ma devo ringraziare i ragazzi per la vittoria, per la mentalità e per lo spirito di sacrificio: mi tengo la prestazione e il risultato, ma dobbiamo ben tener presente che la strada è ancora lunga". Così l'allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, dopo la vittoria a San Siro sul Bologna. Il tecnico, parlando a Premium Sport, ha elogiato il match winner Bonaventura - "Ha grandissima qualità. Sa fare gol, si sa inserire. Credo sia uno dei centrocampisti migliori d'Italia, deve migliorare un pochino sul fisico" - e riconosciuto il valore del lavoro di Montella: "Ho grandissimo rispetto per lui. Il suo possesso palla è uno degli aspetti che ho mantenuto intatti". Una battuta sul suo comportamento a bordo campo: "Le partite le sento tantissimo, pure quando gioco a calcio balilla con mio figlio, ma certo su questa di panchina è ancora più emozionante. Il Milan è la mia seconda pelle".
Donadoni'C'è tanta rabbia, ci manca sempre qualcosa' - "Abbiamo preso il secondo gol nel momento in cui il Milan era forse nel peggior momento: siamo stati ingenui ed è un peccato, perché in più di un'occasione siamo andati vicini al gol''. A Premium Sport l'allenatore del Bologna Roberto Donadoni non nasconde l'amarezza le occasioni sprecate: ''C'è tanta rabbia, prestazioni come questa non possono equivalere a zero punti, ma ci manca sempre qualcosa. Non c'è nessun complesso nei confronti delle big: forse a volte siamo eccessivamente preoccupati di quello che possono creare, ma se andiamo a vedere le partite che abbiamo giocato con le grandi non mi sembra ci siano state situazioni di superiorità da parte loro. Dobbiamo lavorare sul profilo mentale e anche su quello tecnico: un controllo fatto bene o fatto male si traduce in un'occasione colta o sprecata e quindi in una partita vinta o persa''. ''Dobbiamo essere più centrati su noi stessi - sottolinea Donadoni - su quello che possiamo fare noi piuttosto che preoccuparci di quello che possono fare a noi i nostri avversari. Destro? Sta lavorando meglio rispetto al passato, ma da lui mi aspetto anche qualche giocata da calciatore di qualità qual è. A volte è precipitoso o timido e un giocatore del suo livello non può permetterselo. I cori della curva del Milan nei miei confronti? Si ripetono in ogni occasione ed è sempre molto emozionante".