Belgio e Inghilterra senza pressioni per la finalina di mondiali

La partita che nessuno vorrebbe giocare. Così il ct dell'Inghilterra Gareth Southgate aveva definito il match per il terzo posto dopo la bruciante sconfitta in semifinale con la Croazia. «Gli ultimi due giorni sono stati duri. Eravamo a venti minuti dalla finale, eravamo qui per quello», ha detto Southgate alla vigilia della partita che vedrà l'Inghilterra contendersi la medaglia di bronzo con il Belgio.
Ora che la finale è sfumata per entrambe le squadre, i Tre Leoni e i Diavoli Rossi devono trovare la motivazione per affrontare un'ultima sfida. «Abbiamo l'opportunità di vincere una medaglia ai Mondiali, traguardo fino ad ora raggiunto da una sola nazionale inglese prima di noi», ha dichiarato Southgate.

Quella di oggi sarà la seconda partita del Mondiale tra Belgio e Inghilterra, l'ultima conclusasi con una vittoria risicata dei Diavoli nella fase a gironi. Ed è appunto la rivincita un'altra fonte di motivazione per Southgate in vista del match di oggi. «Non abbiamo ancora avuto l'occasione di battere il Belgio - ha detto il ct - e ora coglieremo ogni opportunità per vincere». E poi, se l'occasione di primeggiare è ormai sfumata per la nazionale dei Tre Leoni, così non è per il suo capitano Harry Kane (foto a sinistra) che, ancora saldo in testa alla lista cannonieri del Mondiale, ambisce alla scarpa d'oro. «Siamo veramente orgogliosi che Harry sia in testa ai cannonieri del torneo - ha detto il ct -. Quando si è fatto da parte nella prima partita contro il Belgio, lo ha fatto per il bene della squadra. Nel caso vinca la scarpa d'oro, il successo avrà ancora più valore alla luce di quel sacrificio».
Ma nel match col Belgio, Harry Kane dovrà stare attento a Romelu Lukaku (foto di destra) , che con i suoi quattro gol, gli sta col fiato sul collo nella corso al titolo.
Invece, per il ct del Belgio Roberto Martinez - che ieri ha compiuto 45 anni - i premi individuali lasciano il tempo che trovano. «Romelu gioca per far vincere la squadra - ha detto il ct dei diavoli -. Arrivare terzi ai Mondiali per noi è più importante di qualsiasi premio individuale. Lasciamo una vera e propria eredità per il Belgio. Abbiamo cambiato la mentalità: ora giochiamo tutti assieme, con il pensiero sempre vincente».
Per lui una buona notizia: dopo la squalifica, scontata nei quarti di finale, torna a sua disposizione Meunier.


«Abbiamo il dovere di finire il Mondiale al terzo posto: questo per il nostro Paese, per la squadra e per tutti i giocatori. Non abbiamo di certo l'occasione di giocare questo tipo di partite di Coppa del Mondo ogni giorno. Siamo molto motivati, anche se la notte dopo la semifinale è stata dura. È stato utile avere le nostre famiglie e i nostri tifosi vicini in un momento simile», ha aggiunto Martinez.
«Eden Hazard non abbandona mai i suoi standard di calcio: è un grande leader. Per me è uno dei giocatori più completi al mondo», ha aggiunto il ct del Belgio, per il quale ciò che importa è chiudere il Mondiale su una nota positiva. «Vogliamo andarcene con una sensazione positiva - ha detto -. Ogni tifoso belga si merita un'ultima emozione vittoriosa». Per quanto riguarda la tattica, il ct belga non si aspetta alcuna sorpresa dagli avversari. «Non ci sono più segreti tra noi e gli inglesi - ha detto il ct - che saranno veloci e dinamici come sempre. A parte qualche faccia nuova, non mi aspetto sorprese».

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