Agnelli al contrattacco «La Juve è nel mirino»
La Juventus passa al contrattacco.
«Non possiamo accettare che qualcuno pensi di associarci a fenomeni di bagarinaggio. La nostra società è stata sanzionata solo per avere venduto biglietti in numero superiore a quello consentito dalla legge Pisanu. E oggi nella vendita dei biglietti rispetta le regole alla lettera», sbotta Andrea Agnelli. Il tema spinoso dei rapporti tra calcio e ultrà è il preludio dell'assemblea degli azionisti, chiamata ad approvare il bilancio e la composizione del nuovo cda a 9 consiglieri.
Tre giorni dopo la trasmissione di «Report» il presidente della Juventus apre la riunione affrontando di petto il tema. «Si prova a far spettacolo spacciando per nuova un'intercettazione che è già agli atti», accusa parlando del colloquio telefonico tra il security manager bianconero e uno dei capi degli ultrà juventini, Raffaello Bucci, poi morto suicida.
Per la Juventus, l'inchiesta su rapporti con gli ultrà e sul bagarinaggio «è stata una vicenda dolorosa, con un dolore acuito dalla morte di Bucci. Per questo preferiamo il silenzio, mentre si sta indagando», dice Agnelli. Sulla tragica fine del capo ultrà, suicida da un viadotto dell'autostrada Torino-Savona, la Procura di Cuneo ha riaperto l'inchiesta.
C'è un'altra vicenda delicata, quella di Ronaldo accusato di un presunto stupro nel 2009: «Sono abituato a guardare le persone negli occhi, quando ci sono questioni complicate, - sottolinea Agnelli - e su Cristiano sono molto sereno. La sua è una vicenda personale, ma se vorrà siamo pronti a dargli tutto l'aiuto possibile, come facciamo con tutti quando c'è necessità e abbiamo la convinzione che si siano comportate in modo corretto».
CR7 fa volare ancora di più i ricavi. «L'obiettivo è di consolidare la Juventus anche come potenza economica».