Gp Messico, Ricciardo in pole Dietro Hamilton e Vettel
«Sapevo di avere il potenziale per fare bene, anche se non abbiamo fatto delle prove libere pulite. Ma con un giro pulito potevo farcela e così è stato» racconta Daniel Ricciardo commentando a caldo la pole position nel GP del Messico. «Non ero convinto di aver fatto un giro pulitissimo ma poi ho sentito che ero in pole e mi sono rilassato. In questo momento sono esaltato» aggiunge l'australiano della Red Bull che finora aveva ottenuto la pole per due volte e sempre a Monte-Carlo. «Questo rende la pole più speciale. Pensavo fosse di Max (Verstappen) ma è stato un grande risultato per il team con una prima fila tutta Red Bull» (mancava dal GP degli Stati Uniti del 2013.
Se Ricciardo ride, Max Verstappen è più scuro per non aver centrato la prima pole in carriera che gli avrebbe permesso di togliere a Vettel il record di più giovane poleman. «Un po' in tutte le qualifiche non sono andato bene: ho fatto un errore in frenata e ho bloccato la gomma posteriore. Il secondo posto non è quello che speravamo, ma non è male». Sulla gara di domani, conclude: «Non sono sicuro che possiamo vincere ma ci proveremo».
Lewis Hamilton ha provato a ottenere la decima pole position stagionale, ma questa volta contro le Red Bull non c'è stato nulla da fare. «Siamo molto contenti perchè venerdì è stata una giornata difficile. Ma abbiamo migliorato tanto e non ci aspettavamo di essere così vicini alle Red Bull. In Mercedes hanno fatto un grande lavoro per cercare di capire dove si poteva migliorare» racconta il leader del Mondiale Piloti. «Congratulazioni a Ricciardo. Essere dietro alle Red Bull non è così negativo» aggiunge, quindi sulla partenza della gara di oggi, conclude: «Visto quello che è successo l'anno scorso partendo dietro le Ferrari, tutto è possibile. Io lotterò per cercare di guadagnare almeno una posizione ma sono consapevole che ci sono due tori davanti».
Al fianco del quasi cinque volte campione del mondo partirà Sebastian Vettel che alla domanda su dove le Red Bull hanno fatto la differenza rispetto alla sua Ferrari, laconico, ha risposto: «nelle curve». «Sono abbastanza contento. È stata una buona sessione. La macchina andava bene e siamo abbastanza vicini» racconta. «Ho fatto bene nel primo tentativo ma sapevo di dover fare qualcosa di più della seconda ma non ci sono riuscito» ammette. «Siamo molto veloci in rettilineo ma ci manca un po' di carico aerodinamico. Vediamo cosa possiamo fare».