Bertagnolli e Casal, dopo l'argento arriva l'oro mondiale
Le frecce della val di Fiemme colpisconop ancora: dopo l'argento in slalom gigante l'altro giorno, i due atleti trentini Bertagnolli e Casal vincono l'oro nello speciale, ai Mondiali di sci alpino paralimpico in corso in questi giorni a Kranjska Gora e Sella Neva.
E'ì stata una vittoria con il brivido: giunti al traguardo, il tabellone elettronico assegnava loro l'argento per la seconda volta, e l'oro allo slovacco Krako. Poi la verifica dei giudici, e l’eliminazione per inforcata del classe 1990, già medaglia d’oro a Vancouver 2010. Podio più alto, quiindi, per i due campioni paralimpici.
Dopo il secondo posto conquistato nello Slalom Gigante di lunedì, quindi, i due sciatori trentini del Gruppo sportivo delle Fiamme Gialle hanno migliorato il piazzamento, eguagliando se stessi a Pyeongchang 2018.
«Jack e Fabri» gareggiano nella Categoria Visually Impaired, per loro in totale si tratta della quinta medaglia mondiale dopo le tre di Tarvisio 2017. Giacomo, ipovedente, categoria B3, e la sua guida Fabrizio, sono romai delle star.
Dopo gli slalom, il prossimo appuntamento sarà martedì 29 gennaio alle ore 11 con la discesa libera per la quale gli atleti si sposteranno in Italia, a Sella Nevea. Giovedì 31 gennaio, ore 10.15 (manche di discesa) e 14.15 (manche di slalom) per la Super combinata. Infine, venerdì 1° febbraio, ore 11, appuntamento con il SuperG, sempre in Italia.
«Un altro fantastico successo per questi due atleti così giovani ma già così vincenti. Meritano un grandissimo applauso e i complimenti di tutti» le parole del presidente del comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli.
In tarda serata il messaggio da piazza Dante: «Dopo i successi alle Paralimpiadi, arriva ora un titolo mondiale. Siamo orgogliosi di voi». Questo il messaggio che il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti e l’assessore allo Sport, Roberto Failoni inviano a Giacomo Bertagnolli ed a Fabrizio Casal. «Due ragazzi d’oro – commentano Fugatti e Failoni – non solo per i titoli conquistati, ma per l’esempio di abnegazione, tenacia e forza di volontà che i loro successi possono insegnare a tutti i giovani trentini».