La «Tirreno» per un pelo Roglic batte Yates per un solo secondo
Un solo secondo dopo 1.048 chilometri di corsa: si è decisa per un battito di ciglia, la 54/a edizione della Tirreno-Adriatico di ciclismo. Ha vinto lo sloveno Primoz Roglic, che ha beffato il britannico Adam Yates negli ultimi metri dell’ultima tappa, la 7/a, una cronometro individuale di 10,5 chilometri disputata per le strade di San Benedetto del Tronto (e vinta in 11’23« dal belga Victor Campenaerts).
In 25h28’00” l’ex campione di salto con gli sci si è imposto nella generale all’ultima pedalata, sfilando la maglia azzurra al rivale. Una sfida incredibilmente emozionante, che ha riservato un finale thrilling, creando grande suspence e introducendo - come di consueto - a un’altra gara organizzata da Rcs Sport-La Gazzetta dello Sport: la Milano-Sanremo, che quest’anno taglia il traguardo delle 110 edizioni.
L’appuntamento è per sabato.
Da una costa all’altra, i corridori si ritroveranno dalle rive dell’Adriatico a quelle del Mar Ligure per rinnova sfide e rivalità che partono da lontano. Per la classicissima di primavera quest’anno sembra esserci un solo favorito: Julien Alaphilippe. Il francese ha vinto due tappe alla Tirreno-Adriatico e in precedenza aveva trionfato alla Strade Bianche, la corsa che si disputa fra le colline del Senese.
Alaphilippe ha le carte in regola per trionfare nella città dei fiori, dove l’anno scorso alzò le braccia al cielo Vincenzo Nibali, quest’anno in ritardo di condizione, ma pronto a ribadire la propria competitività anche nelle corse in linea.
Dalla «Tirreno» escono bene anche Jakob Fuglsang, terzo nella classifica generale, e l’olandese Tom Dumoulin, quinto. Ma anche il portoghese Alberto Rui Costa, al quale il Belpaese ha sempre portato bene, come conferma il successo nel Mondiale su strada a Firenze nel 2013.