Spalletti sfida Mauro Icardi: non convocato per la Lazio «Non è d'aiuto per la squadra»
Mauro ancora non c’è. Non è bastata una settimana di lavoro insieme ai compagni per rivedere Icardi nella lista dei convocati per la sfida di domani con la Lazio, nè l’infortunio di Lautaro Martinez ha cambiato le carte in tavola in casa Inter. Luciano Spalletti frena, tra una condizione fisica dell’argentino ancora lontana dal top, ma anche rapporti che sembrano ormai ai minimi termini tra il tecnico e l’ex capitano. E poco importa che il match con i bianconcelesti possa essere un fondamentale crocevia per la Champions.
Un’assenza di cui non era stato informato l’avvocato Paolo Nicoletti, consulente incaricato di trovare una soluzione condivisa dalle parti: «Icardi dal giorno del suo rientro si è messo a disposizione della squadra, con professionalità, seguendo i passaggi da me convenuti nell’interesse dell’Inter e del giocatore con l’ad, Beppe Marotta, e anche con il presidente, Steven Zhang. La decisione di non convocare Icardi non mi è stata anticipata e non conoscendone le motivazioni non posso commentarla».
Spalletti non usa giri di parole, va dritto al punto: «Mauro non può essere in grado di aiutare i compagni, visto quanto successo in questo periodo - le parole dell’allenatore in conferenza stampa - L’ho trovato per certi versi un giocatore nuovo, anche perchè era da tanto che non era con noi, ma dobbiamo ancora bene reinserirlo nel nostro comportamento in allenamento. Gli allenamenti sono fondamentali e l’assenza riguarda questa partita, per le prossime valuteremo», ha aggiunto il tecnico nerazzurro.
Non basta quindi l’emergenza in attacco per far tornare Icardi in campo. La sosta per le nazionali «ha creato problemi», ha spiegato Spalletti. «Gli infortuni di De Vrij e Lautaro sono pesanti da buttare giù, farne a meno è doloroso. Serve una migliore comunicazione con le federazioni, anche ai giocatori avevamo detto di limitare il minutaggio, ma sono giovani e vogliono mettersi in mostra con la nazionale». Chi ci sarà invece è Nainggolan, anche se è più probabile si sieda solo in panchina: «Sarà convocato anche se deve ancora allenarsi bene con la squadra per avere ritmi e velocità per dare il meglio in partita».
Spazio così al solito 4-2-3-1, con Miranda in vantaggio su Ranocchia per sostituire De Vrij e affiancare Skriniar, mentre Vecino potrebbe rivedersi trequartista («averlo ritrovato nel pieno delle sue qualità in queste partite lascia presagire bene per il futuro» ha detto il tecnico) dietro Keita centravanti. Scelte quasi obbligate in attacco, per una sfida che Spalletti considera fondamentale per la qualificazione in Champions: «Ora non dobbiamo fare calcoli, dobbiamo pensare solo a domani - ha proseguito -. Dobbiamo fare un’altra prestazione importante, si tratta di tre punti importantissimi contro una concorrente diretta che sta facendo un ottimo campionato. Inzaghi li fa giocare bene, hanno tanta qualità».
Una sfida che quindi potrebbe indirizzare anche il finale di stagione nerazzurro: vincere permetterebbe di mandare la Lazio a -9 (con una gara da recuperare) e mantenere, nella peggiore delle ipotesi, le distanze da Milan e Roma. Il futuro, per Spalletti, tuttavia non è in discussione secondo il tecnico: «Ci rivediamo qui anche l’anno prossimo». Frase che non sembra lasciare spazio a dubbi, ma molto se non tutto passa dalle ultime 10 partite della stagione e dal raggiungimento del tanto agognato obiettivo Champions.