Al Milan Maldini e Boban poi arriverà Giampaolo per completare lo staff
Quando Paolo Maldini gli ha proposto di entrare nella dirigenza del Milan, Zvonimir Boban si è infilato in auto e di notte è corso dall’ex compagno di squadra «per capire lo stato delle cose». Un paio di settimane più tardi, ascoltato anche il progetto illustrato dall’ad Ivan Gazidis e dai vertici del fondo Elliott, si è concretizzato il ritorno in rossonero del croato dopo otto anni. Da trequartista col 10 sulle spalle a Chief Football Officer, con il compito di coordinare e supervisionare le attività sportive, lavorando a stretto contatto con Gazidis e Maldini. L’ex capitano, a sua volta, è ufficialmente promosso a direttore tecnico dell’area sportiva e - spiega una nota - si occuperà di tutte le sue attività e priorità del momento, la campagna trasferimenti, la pianificazione dei vari settori in vista del raduni estivi e degli impegni di precampionato.
«Spero di poter ripagare tanta fiducia», si è auspicato Boban (251 partite, 30 gol e 9 trofei in rossonero) ringraziando il presidente della Fifa Gianni Infantino che nel 2016 lo aveva voluto al suo fianco come vice segretario generale. «Seppur interista, è stato un vero amico e ha capito che questa era una chiamata simile a quella sua di tre anni fa. Impossibile dire di no», ha spiegato, promettendo di dare tutto se stesso per la causa rossonera, per riportare la squadra «lì dove deve essere».
Elliott lo ha voluto per proseguire il progetto di crescita che ha come obiettivo «riportare il Milan nell’èlite del calcio mondiale». Il cinquantenne dirigente croato, ha sottolineato l’ad Gazidis, «per le sue caratteristiche, la sua esperienza e le sue capacità, contribuirà in modo determinante alla crescita della nostra area sportiva e garantirà un valore aggiunto determinante nelle relazioni del nostro club con le maggiori istituzioni calcistiche».
Inclusa la Uefa, da cui il Milan attende il secondo verdetto sulle violazioni al fair play finanziario, in sospeso in attesa dell’appello al Tas contro il primo. Quanto meno per una questione di tempi tecnici, al momento non è a rischio l’Europa League. Quindi il percorso riparte da lì, dal quinto posto in campionato, e con Marco Giampaolo, che si è liberato dalla Sampdoria e lunedì potrebbe ufficialmente diventare il settimo allenatore rossonero dopo l’esonero di Massimiliano Allegri nel 2014. La firma è attesa per lunedì (anche per il ds Frederic Massara), Boban e Maldini potrebbero incontrarlo nel fine settimana.
I due dirigenti hanno già definito il primo acquisto, Rade Krunic, e sembra che abbiano messo nel mirino il difensore della Roma Kostas Manolas. Sono sempre più probabili le cessioni di Gianluigi Donnarumma e Suso.
Con Maldini e Boban, ha sottolineato Gazidis, «ho al mio fianco due manager di indiscussa qualità e competenza, in grado di trasferire la nostra visione e fare le scelte più adeguate per costruire un Milan sempre più competitivo e di successo».