Vince l'Italia: le Olimpiadi invernali 2026 saranno Milano-Cortina (e Trentino) battuta la candidatura svedese

Le Olimpiadi invernali del 2026 si terranno in Italia: la candidatura di Milano-Cortina (più Trentino e Alto Adige) ha battuto quella svedese.  Il verdetto è arrivato oggi alle 18 a Losanna, dove il Comitato Olimpico Internazionale si è riunito per il verdetto, dopo che le due località in gara (Stoccolma-Are in Svezia e Milano-Cortina per l’Italia) erano state visitate dal Comitato tecnico che ha stilato le relazioni di fattibilità nei mesi scorsi. Entrambe a carattere regionale (quella svedese va oltre confine, in Lettonia, per il bob), le due candidature sono protagoniste di un testa a testa che dura da otto mesi, in una corsa iniziata oltre un anno fa. Man mano si sono sfilate cinque concorrenti, la svizzera Sion, affondata da un referendum come Innsbruck, con l’Austria che ci ha poi riprovato invano con Graz.

Un tragico terremoto ha costretto al ritiro i giapponesi di Sapporo, mentre l’instabilità politica ha messo fuori gioco i turchi di Erzurum. Infine un altro referendum in Canada ha bocciato Calgary, mentre l’Italia era riuscita a mettere insieme Milano e Cortina, perdendo per strada Torino per l’opposizione del Movimento 5 Stelle. La Lega, alleata di governo, ha invece sposato il progetto e così a settembre 2018 si è saldato una sorta di «asse dei realisti» fra il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, di centrosinistra, e i governatori in quota Carroccio di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia. 

La scelta era sul filo del rasoio: i Giochi invernali del 2016 si sono assegnati con il quorum più basso di sempre, 42 voti. A esprimersi sono stati infatti 82 delegati del Cio, visto che il presidente Thomas Bach si astiene dal voto, quattro sono assenti giustificati, tre sono sospesi o autosospesi e, nella sfida fra Milano-Cortina e Stoccolma-Aare, non potevano ovviamente votare nè i due membri svedesi nè i tre italiani. 

La sessione si è aperta con il discorso del presidente del Comitato olimpico, Thomas Bach, seguito dalla presentazione finale di Stoccolma-Aare, sfidante di Milano-Cortina. Fra applausi, sorrisi, urla di incoraggiamento e uno sventolio di bandierine la delegazione svedese si è preparata a entrare nel salone dello SwissTech Convention Center di Losanna. Ai piedi della scala mobile che porta al piano superiore del centro congressi, la principessa Vittoria ha dato il cinque a tutti i componenti della delegazione svedese.

Poi, sventolando ciascuno un tricolore e anche qualche bandierina con il logo di Milano-Cortina, i circa cento componenti della delegazione italiana sono arrivati allo SwissTech Convention Center di Losanna dove alle 10.45 c’è stata la presentazione tecnica degli italiani, guidati dal presidente del Coni, Malagò. Nel gruppo, fra gli altri, anche i sottosegretari Giorgetti e Valente, Montezemolo, Nicola Pietrangeli, Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, l’ex ct Marcello Lippi, l’ad dell’Inter Alessandro Antonello, Evelina Christillin, oltre al sindaco di Milano Sala, quello di Cortina, Ghedina, e i presidenti di Lombardia e Veneto, Fontana e Zaia. Per il Trentino il presidente Fugatti e l’assessore Failoni.

In apertura della presentazione italiana, il videomessaggio del Presidente della Repubblica Mattarella: «Rivolgo un saluto molto cordiale al Presidente Bach e ai membri del Comitato Olimpico Internazionale»: comincia il filmato di Sergio Mattarella proiettato a Losanna.

Questo il testo del suo messaggio: «Desidero a nome dell’Italia ribadire a tutti voi e a tutti i delegati presenti a Losanna per questa 134^ Sessione del CIO il sostegno più convinto alla candidatura di Milano Cortina ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2026. In un teatro alpino di straordinaria bellezza - prosegue il Capo dello Stato - l’Italia, con la sua antica tradizione di ospitalità, è pronta ad accogliervi. Un grande entusiasmo farà sentire a casa propria tutti gli atleti e gli spettatori che interverranno, confermando lo sport come veicolo di amicizia, di pace e di fratellanza tra i popoli. I Giochi saranno un grande evento, coinvolgeranno le genti delle nostre contrade e delle nostre regioni interessate e svilupperanno relazioni ancor più proficue tra i Paesi partecipanti».
«La passione e l’interesse per il movimento olimpico e per i suoi valori cresceranno e si diffonderanno ulteriormente in Italia e nel globo, con i Giochi Olimpici Invernali di Milano e Cortina 2026», conclude Mattarella.

 Alle 18 l’annuncio ufficiale: per il Trentino, una buona notizia: anche se non siamo citati nè nel logo né nel nome (che riporta solo Milano-Cortina), il Trentino ospiterà le gare di sci nordico (in Val di Fiemme), le gare di salto dal trampolino e combinata nordica (a Predazzo), le gare di short-track di pattinaggi osu ghiaccio (a Miola di Piné) ed un villaggio olimpico (al Veronza, sopra Cavalese).

Dal presidente Sergio Mattarella «il nostro capitano» a tutto lo staff, Giovanni Malagò ha molti grazie da dire dopo l’assegnazione a Milano-Cortina dei Giochi invernali 2026. «Non è stato facile - ha detto il presidente del Coni - ma vorrei ringraziare tutti coloro che all’inizio nel 2016 hanno creduto in questa avventura». E Malagò cita il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’allora governatore della Lombardia, Roberto Maroni, l’attuale Attilio Fontana. Quello del Veneto, Luca Zaia che Malagò ha definito «incredibile». Un passaggio importante lo dedica a Giancarlo Giorgetti «lui è il mio riferimento istituzionale nel governo, è stato un amico perchè mi ha mostrato complicità in questo progetto. E aveva alcuni problemi nel governo ma ha trovato le soluzioni per essere con tutto l’esecutivo a sostenere la nostra candidatura».
Poi si è rivolto a tutta la sua squadra: «Devo ringraziare il mio staff Carlo Mornati, Diana Bianchedi, Danilo Di Tommaso, Anna Ricciardi. Ho trascorso tutti i giorni degli ultimi mesi assieme a loro. Decisivo per noi è stato l’altro ieri quando ho deciso di cambiare il senso della presentazione e questa scelta si è rivelata vincente. Grazie ai membri italiani del Cio, Franco Carraro, Mario Pescante, Manuela Di Centa. Grazie al governo alle città alle regioni e alle province che sono state con noi. Un grazie particolare al presidente Mattarella, il nostro capitano».

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