Debutta oggi la Juve di Sarri con De Ligt in campo e Ronaldo (sognando il ritorno di Pogba)
De Ligt gioca, almeno per uno spezzone, come pure Cristiano Ronaldo, che partirà dalla sinistra. E, finchè la società non prenderà altre decisioni, Higuain è «al 100% nei programmi». La Juventus sbarca sul pianeta Sarri, al debutto sulla panchina bianconera nell’amichevole che oggi a Singapore inaugura la tournee asiatica targata Jeep. Il Tottenham finalista dell’ultima Champions è un avversario tosto, «più avanti per condizione fisica - osserva Sarri - e conoscenza tattica». Sarà dunque «una partita brutta», prevede l’ex Chelsea, che chiede alla sua nuova squadra di scendere in campo «con la giusta mentalità». Perchè quello che conta, per il momento, è divertirsi.
«Io voglio giocare un certo tipo di calcio, mi voglio divertire e penso che chi si diverte riesce a dare di più», è la filosofia del tecnico bianconero. Una settimana di allenamenti è troppo poco per pensare di vedere già la sua mano sul gioco di Bonucci e compagni. «Sarò io a cercare di adattarmi ai giocatori - spiega - è giusto che ad essere esaltate siano le loro caratteristiche. Quindi per settanta metri pretenderò di vedere cose mie - prosegue - negli ultimi trenta anche cose loro...».
Qualcosa di quello che Sarri pretende si è già vista nella partitella d’allenamento: ritmi elevati, circolazione della palla veloce e conclusioni in porta, per la gioia dei circa mille tifosi accorsi al Bishan Stadium. «Difesa a tre? Con me mai...», dice a proposito della possibilità offerta dall’arrivo di de Ligt, che a Singapore ha svolto il suo primo allenamento con i nuovi compagni. «Dobbiamo lavorare per trovare un’identità di gioco, perchè vogliamo diventare una squadra con una forte caratterizzazione - insiste il tecnico bianconero -. Poi cercheremo di far sì che questa identità ci porti a vincere». E qui scatta la domanda tormentone sulla Champions. «A livello italiano partiamo favoriti - risponde Sarri - ma in Europa ci sono 10-11 società del livello della Juve e le difficoltà sono altissime».
Di aiuti dal mercato, l’ex Napoli non vuole sentir parlare.
«Pogba è un giocatore che mi piace davvero molto, ma è del Manchester United - taglia corto sulle voci di un possibile ritorno del francese - Io non sono il direttore sportivo e, quindi, non conosco la situazione».