Fra una settimana si parte la serie A come al solito è una gara a chi ferma la Juve
In pole una Juve stellare con problema di esuberi, lanciata col nuovo «profeta» Sarri verso l’ennesimo scudetto e la rivincita Champions. Alle sue spalle il solido ed esperto Napoli di Ancelotti, che cerca il salto definitivo verso la gloria. Più staccata l’Inter, «rasa al suolo» e rimodellata da Conte col super innesto di Lukaku. È una serie A a tre punte, sulla scia dell’ultima stagione, quella che comincia nel prossimo fine settimana, ultimo dei cinque tornei europei d’elite. Juve, Napoli e Inter, guidate da tre dei migliori tecnici al mondo, sembrano competitive anche per la stagione di Champions.
Ma disarcionare la Juve che ha Ronaldo, ha inserito il gioiello De Ligt in difesa e ha potenziato il centrocampo coi colpi a parametro zero di Rabiot e Ramsey, sembra impresa titanica. Più alla portata dei partenopei, che hanno blindato i tre reparti con Manolas, Elmas e Lozano (sempre più vicino) e sognano Icardi, che dei nerazzurri che hanno potenzialmente però grandi margini di miglioramento col grimaldello Lukaku e i giovani Sensi e Barella.
La stagione parte alla chetichella, con l’insidia di un mercato che dura fino alla seconda giornata, caratterizzato dal valzer delle punte, in parte abortito. Lukaku è arrivato all’Inter, Dzeko è rimasto alla Roma, Higuain non si vuole muovere dalla Juve, Icardi rimane in sospeso tra Juve e Napoli, con possibile contropartita di Dybala o Milik.
Molto complicata la lotta per il quarto posto Champions, conquistato a maggio a sorpresa dall’Atalanta di Gasperini, attesa da una difficile conferma. Alla volata partecipa la ringiovanita Roma di Fonseca che ricomincia da Dzeko, dopo un estenuante balletto, il rinnovato Milan di Boban-Maldini che cambia tanto e in maniera forsennata, e la quadrata Lazio dei confermati Inzaghi e Tare, specie se non partirà Milinkovic-Savic. Alle loro spalle, in lotta per l’Europa League, ci sono il rodato Toro di Mazzarri, atteso al salto di qualità, e la Fiorentina passata a Commisso con nuove ambizioni e con la conferma di Chiesa.
A cavallo del centro classifica si possono pronosticare cinque squadre, che non dovrebbero essere coinvolte nella bolgia salvezza. Pronte a salire verso la zona Uefa sono la Sampdoria, in procinto di passare al gruppo Mancini, senza Anderson e Praet ma sempre con Quagliarella. Accanto ai liguri la sorpresa potenziale è il Cagliari che, col sacrificio di Barella, innesta Rog, Nainggolan e Nandez e sembra la formazione più forte dai lontani tempi dello scudetto. Appena un gradino sotto il nuovo Bologna di Sabatini pieno di potenziali talenti (con l’incognita della malattia di Mihajlovic), il rivoluzionato Genoa guidato dal danese ex Ajax Schone, e il Parma del super tridente Karamoh-Inglese-Gervinho.
Le due neopromosse Verona e Lecce sembrano le più deboli e dovranno lottare per restare a galla. La terza a rischiare la B dovrebbe uscire dalle restanti quattro: il Sassuolo, depauperato da tante cessioni, la Spal di Petagna, l’Udinese di De Paul e il Brescia che potrebbe trovare con Balotelli i gol salvezza.
Tante le novità in panchina: tornano in Italia Sarri e Conte, cambiano Giampaolo e Di Francesco, c’è l’esordio di Fonseca.
Tanti i giovani italiani su cui le squadre puntano: da Sensi a Barella, da Mancini a Zaniolo, da Tonali a Pinamonti, per la gioia del ct Mancini nella stagione che porta agli Europei. C’è però anche il contro-esodo, con Kean e Cutrone costretti a fare le valigie (scelta economica invece quella di El Shaarawy), mentre tornano in patria Buffon, Balotelli e Bocchetti. Ma il fascino dei nuovi assetti è più forte della preoccupazione di tante zone d’ombra.
Ci sarà anche qualche aggiustamento regolamentare (giallo all’allenatore, niente avversari in barriera sulle punizioni, un piede dei portieri sulla linea di porta sui rigori, gol di mano sempre annullati). Sarà il terzo anno della tecnologia Var, col progetto di una sala unica a Coverciano. Ora dopo tante amichevoli è tempo dei primi responsi. Il grande circo del pallone è pronto per una nuova stagione che si annuncia ricca di suggestioni.