Aspettando Sanchez, per l'Inter 65 mila biglietti venduti per l'esordio a San Siro
In attesa dell’imminente arrivo di Alexis Sanchez a Milano, l’Inter si prepara ad accogliere una nuova «invasione» a San Siro. Dopo aver chiuso la scorsa stagione con il record di spettatori in Serie A (1.100.000 presenze complessive), ecco iniziare il nuovo campionato sulla stessa falsariga: per il debutto di Conte in panchina e di Lukaku in campo sono attesi al Meazza circa 65mila tifosi, un’affluenza in linea con i quasi 60mila per Inter-Torino di dodici mesi fa.
Ma le richieste di biglietti continuano ad arrivare e la società ha optato per aprire anche il terzo anello per accogliere tutti i sostenitori e dare loro la possibilità di abbracciare virtualmente il nuovo tecnico che, nei sogni e nelle ambizioni, dovrà riportare titoli e gloria al club dopo anni di anonimato.
Un dato imponente che si allaccia a doppio filo all’effetto Conte registrato nella vendita degli abbonamenti - con 40mila tessere bruciate in poche settimane - ma che dovrebbe anche far riflettere sul progetto relativo al nuovo San Siro, con il masterplan - già presentato al Comune - del nuovo impianto condiviso con il Milan destinato ad avere una capienza massima di 60mila posti.
Ma per Conte l’imperativo all’esordio, contro la squadra della sua città, è non sbagliare e partire con il piede giusto per fomentare l’entusiasmo della piazza. Un fermento che potrebbe amplificarsi ulteriormente con l’acquisto di Sanchez: il Manchester United non ha ancora dato il via libera alla cessione del cileno ma la presenza odierna ad Appiano Gentile dell’avvocato Angelo Cappellini - il legale che si occupa della stesura dei contratti - con il resto della dirigenza nerazzurra fa pensare che gli accordi siano prossimi alla firma.
Da risolvere, in particolare, sono le ultime pendenze tra Sanchez e lo United: Fernando Felicevich, manager dell’attaccante cileno, e l’amministratore delegato dei Red Devils, Ed Woodward, sono in continuo contatto per arrivare alla fumata bianca decisiva.
Conte aspetta e prepara la formazione: in attacco subito spazio a Lukaku che dovrebbe fare coppia con Lautaro, con il giovane Esposito pronto a subentrare in caso di necessità; in mezzo al campo Candreva e Asamoah presidieranno le corsie esterne, Sensi e Brozovic saranno in cabina di regia, Barella e Vecino si giocano l’ultima maglia da titolare; in difesa D’Ambrosio prenderà il posto dell’infortunato Godin. Un undici all’assalto dei primi tre punti dell’era Conte.