Oggi inizia il campionato la Serie A sarà ancora una sfida a fermare la Juve
Fra governi che cadono, cambi climatici e quant’altro, l’unico appuntamento fisso è l’avvio del campionato, che è oggi.
Anche se alcuni personaggi marcheranno visita, le regole sono cambiate e il calciomercato è ancora aperto: insomma, più punti interrogativi che certezze. Alcuni filosofi hanno stabilito che saranno decisivi gli attaccanti; altri che in Champions non vinciamo perchè il nostro campionato è poco combattuto. Davvero? Si sa che alla prima giornata c’è curiosità perchè nessuno ha ancora... perso; ai tempi dei nostri nonni ci si illudeva che tutti potessero vincere lo scudetto. Oggi non più.
C’è una favorita, la Juve, due o tre cosiddette antagoniste (Napoli, Inter) e poi la «plebe» dove ogni tanto sorge un fiore: l’anno scorso è stata l’Atalanta.
La squadra campione, che ha cambiato aspetto e ha avuto qualche problema iniziale per la salute malferma del nuovo allenatore Sarri, esordirà a Parma. Dal risultato del Tardini, tutti trarranno auspici: seguiranno con curiosità se il gioco dei bianconeri sarà migliorato, se Ronaldo non sarà invecchiato, se De Ligt e le altre novità juventine saranno in grado di puntare al nono scudetto consecutivo. E su Dybala, Nedved ha detto: «Sta facendo bene da falso nueve, è un giocatore da tenere».
Gli emiliani sono la classica squadra di provincia capace talvolta di fare lo sgambetto alle grandi, come l’anno scorso. I cronisti ci ricorderanno che il redivivo Buffon, ora riserva, esordì proprio al Tardini in serie A e il romanzone del campionato comincerà con la prima pagina. L’arbitro Maresca vi apporrà la propria firma, cercando di evitare le trappole di regole rinnovate e facendo affidamento sull’aiuto della Var, ormai strumento collaudato cui tutti cercheranno di affidarsi per scarico di responsabilità, determinando quello che è stato battezzato il «risultato tecnologico». Di ciò si tratta.
Fiorentina-Napoli (Massa) e Inter-Lecce (lunedì, La Penna) saranno le altre partite attese, in ordine d’importanza, secondo la grammatica calcistica che parte sempre dalla classifica dello scorso campionato. C’è chi aspetta ancora che dall’albero del campionato caschi il pero di qualche acquisto e proprio per questo le aspettative sono a rate: aver comprato il vecchio «Scarface» Ribery, ha seminato ottimismo in caso viola, dove Montella aspetta di (ri)dimostrare il proprio valore e il «Paisà» Commisso, presidente dalle ambizioni notevoli, la propria disponibilità per far dimenticare i Della Valle.
Inzaghi spera di migliorare la classifica della scorsa stagione e magari di arrivare davanti alla Roma: è il traguardo più immediato da raggiungere. Fischietto a Rocchi.
Il Torino aveva cominciato meglio la stagione in campo internazionale, poi la sconfitta con il Wolverhampton ha ridimensionato tutto e certamente vorrà cominciare col piede giusto in campionato contro quel Sassuolo che ha preso qualche pezzo importante (Sensi), ma non il suo spirito di provinciale da combattimento. Arbitrerà Mariani.
Il Milan esordirà a Udine, terreno non facile, e Giampaolo cercherà di far resuscitare il pistolero Piatek dal limbo in cui è precipitato e di stabilire chi sarà il regista. I friulani quest’anno non vogliono tribolare come in passato e partire con un risultato positivo sarà importante. Fischietto a Pasqua. La vicenda Mihajlovic ha attirato sul Bologna le attenzioni generali: l’esordio a Verona, sul campo dei neopromossi scaligeri di Juric, ci dirà dove può arrivare la squadra rossoblù. Direzione affidata a Giua.
Infine Cagliari-Brescia (Abbattista). I sardi hanno perso qualche pedina importante (Barella) e le «rondinelle» rimetteranno in pista Balotelli, personaggio da riscoprire. Ma Super Mario è squalificato. Anche Mancini spera in lui. Come vedete argomenti non ne mancano.
Divertimento ? Solo chi vince si diverte...